mercoledì 11 dicembre 2024

Crea il Ceppo di Yule



Una delle tradizioni solstiziali più belle, ancora una volte legate al fuoco e alla luce, è quella del Ceppo di Natale/Yule, lo Yule Log, da cui deriverebbe l'usanza di preparare il dolce Tronchetto di Natale durante le feste. Il primo documento che parla di questa tradizione risale al 1184 e proviene dalla Germania, da cui probabilmente si è diffusa poi nelle Fiandre, in Svizzera, Francia, nelle zone alpine dell'Italia Settentrionale e in Inghilterra, dove ne troviamo menzione intorno al 1620-1630. Si trovano tracce di questa tradizione anche in Toscana e in Emilia. Qualche giorno prima del Solstizio veniva scelto un ceppo di quercia piuttosto grosso, in grado di ardere per giorni, ben asciutto e secco, veniva decorato con pigne, aghi di pino e posizionato nel camino la notte del Solstizio o di Natale, acceso con un pezzo del ceppo dell'anno prima e lasciato ardere fino al 6 gennaio. Dopodiché ne veniva conservato un pezzetto bruciato per l'anno dopo. La sua funzione era duplice, da una parte serviva a propiziare la nascita e crescita del Sole, portando fortuna e abbondanza per l'anno a venire e dall'altra parte proteggeva dagli spiriti maligni e dispettosi che nelle notti solstiziali vagano per la terra.

In epoca moderna purtroppo non tutte/i hanno un caminetto o la possibilità di procurarsi un ceppo e lasciarlo ardere per giorni, per cui nel tempo si è sviluppata una pratica alternativa. Si prende un ceppo, preferibilmente di quercia o pino, vi si praticano 3 o 4 fori, al cui interno si mettono delle candele bianche o dei colori stagionali (rosso, verde, oro, bianco) e si decora con aghi di pino, pigne, agrifoglio e vischio. Le candele possono rappresentare il Sole, oppure delle virtù, come la Pace, la Speranza, la Gioia e l'Amore, o ancora i nostri desideri. Le candele devono ardere da Yule fino all'Epifania e il ceppo va poi conservato fino al prossimo anno. 

Un'altra bellissima tradizione è quella delle Candele dell'Avvento. Potete leggere un bellissimo articolo su di esse sul sito di Laura Violet Rimola, Il Tempio della Ninfa 👉 http://www.tempiodellaninfa.net/public/print.php?sid=385&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2D-9J1L-0ZoiSBAguVH9Y3x32zhpnl4-FMKqnM7JOjKTf3pVAeQa-Sfc4_aem_0zMLt_SOx1iNYlRjwB4PMA

martedì 10 dicembre 2024

Crea un villaggio di Natale!


Nella mia famiglia il presepe è sempre stato una tradizione, o almeno fino a qualche anno fa, ricordo ancora mio padre impegnato nella sua costruzione, come gli aveva insegnato mio nonno e le visite al monastero dei francescani nel paese di mamma dove allestivano un presepe napoletano meraviglioso e imponente, un presepe grande quanto una stanza, con effetti speciali e statuine in movimento. Che incanto! Se questa tradizione vi affascina e siete curiose/i di conoscere la simbologia esoterica del presepe napoletano potete leggere l'articolo pubblicato sul blog dell'Alveare qualche anni fa. https://alvearedibrigitbelisama.blogspot.com/2022/12/la-simbologia-del-presepe-napoletano.html
Nel tempo mi sono chiesta spesso se fosse possibile trovare un'alternativa al presepe, che conservasse la sua magia, ma fosse più laico o in linea con me ed in effetti si possono creare dei meravigliosi villaggi di Natale, che però richiedono l'acquisto delle casette e altri elementi Lemax, allora come fare senza il bisogno di spendere grandi cifre? Un'idea sarebbe quella di fare qualche ricerca e comprare magari un villaggio di natale pop-up, oppure utilizzare, o costruire, una base per presepe con sughero, corteccia, muschio, carta roccia, neve finta o ovatta, laghetti fatti con la carta di alluminio e così via e al suo interno posizionare delle statuine che per noi hanno senso. 
Ad esempio potreste usare mettere nella grotta una raffigurazione del fuoco e una donna vecchia all'arcolaio che fila la lana, o una piccola Befana, a rappresentare la Vecchia Dea dell'Inverno e al fianco una piccola statuina di un bimbo in fasce, a rappresentare il nuovo Sole che nasce e magari, se riuscite a trovarlo un orso che dorme, o ancora, all'interno della grotta potreste mettere una riproduzione della Sleeping Lady, la Venere dormiente di Malta. All'esterno potreste mettere la statuina di una donna con una lanterna a rappresentare la Dea che porta la Luce nel buio dell'Inverno e se volete la statuina di Babbo Natale o di un vecchio che rappresenta il Re dell'Inverno. Nella scena potreste mettere alberelli, un pozzo, o un laghetto, cigni, gufi e civette, cervi, lupi, falchi, pettirossi e così via. La scena può essere completata con un cielo stellato, della neve, della porporina fatata, delle lucine e immagini del piccolo popolo. Insomma sbizzarrite la fantasia!
Altra idea, forse più laboriosa, perché richiede un po' di manualità, pazienza e tempo, è quella di realizzare un villaggio di cartone, oppure di pan di zenzero!!! Su internet potete trovare tanti tutorial per imparare a creare una casetta di pan di zenzero e una volta compreso il metodo potete realizzare i vostri modellini e le formine per preparare i biscotti necessari. Il villaggio può essere molto semplice con qualche piccola casetta su una base di pasta e una casa più grande a raffigurare la casa-laboratorio di Babbo Natale. Potreste poi creare delle montagne per fare da sfondo, un albero di Natale centrale e tanti alberelli sparsi qui e lì, come personaggi i classici omini di pan di zenzero, pupazzi di neve, Babbo Natale, la slitta con le renne, alcuni pacchi regalo, dei folletti. Il tutto tenuto insieme da tanta glassa, bianca e colorata, una bella spolverata di zucchero a velo, confettini, cioccolattini, caramelle e diavolini a colorare il tutto e, siccome questo villaggio non verrà mangiato, dovendo restare per tutte le feste, potete inserire anche delle lucine ad illuminare la scena. Anche qui non c'è limite alla creatività, ma soprattutto divertiteviiii!!!

Alma Nimue

lunedì 9 dicembre 2024

Usa la creatività per realizzare regali artigianali


Sicuramente una delle difficoltà più grandi relative al periodo solstiziale è la corsa ai regali. Questo continuo bombardamento pubblicitario ci spinge a comprare e a desiderare cose che molto spesso non ci servono o non useremo mai. Inoltre tutto questo consumismo e questo inseguire mode momentanee si scontra con una sempre minor disponibilità economica e ciò ci provoca uno stress enorme. Perché non recuperare quindi il vero senso del dono?!
Non abbiamo bisogno di comprare oggetti costosi, ma di scegliere e offrire un dono che viene dal cuore e che sia pensato per quella persona. I doni più belli sono quelli immateriali, come ad esempio il tempo da trascorrere insieme, le piccole attenzioni e dimostrazioni di affetto e cura, e quelli realizzati con le nostre mani e pregni del nostro amore e di ciò che abbiamo di più prezioso, ancora una volta il nostro tempo. Quindi perché non optare per dei regali realizzati in casa...vere coccole a costo minimo!
Se per i bimbi e le bimbe non è semplice esimerci dal comprare giocattoli, per gli adulti di sicuro possiamo optare per altro. Vi lascio qualche suggerimento:
- Cornici fai da te con foto di momenti speciali, o una bacheca dei ricordi.
- Scrub per il corpo.
- Crema o olio per il corpo.
- Sali o bombe da bagno.
- Profumatori per ambienti;
- Balsamo labbra.
- Candele e portacandele.
- Incensi fatti in casa.
- Sacchettini portafortuna, o profumatori per biancheria.
- Spray e profumi.
- Sapone artigianale.
- Tazza personalizzata.
- Biscotti.
- Tisane.
- Marmellate e confetture.
- Liquori casalinghi.
- Preparato in barattolo per cioccolata calda, biscotti o torte.
- Cuscino anti-cervicale.
- Se sapete lavorare a maglia, o all'uncinetto, sicuramente saranno apprezzati guanti, cappelli, sciarpe, borse, babbucce da notte, copri tazze, orecchini, centrini e maglioni caldi.

E per i bimbi?
- Potreste cimentarvi nella realizzazione di un pupazzo o di una bambola di pezza.
- Oppure nella creazione di una casa delle bambole in legno o cartone, o di un villaggio delle fate.
- O ancora di un libro della creatività.
- Un salvadanaio in barattolo.
- Una palla di neve fai da te.
- Un barattolo della calma fatato.
- Dei giochi in legno se sapere intagliare e lavorare il legno.

Insomma, non c'è limite alla creatività, tornate bambine e bambini e usate le mani, l'importante è metterci il cuore.

Alma Nimue

sabato 7 dicembre 2024

Vivi l'atmosfera natalizia


Siamo nel primo weekend di Dicembre, ma, almeno qui da me, il tempo non collabora, allora cosa fare in questo caso?! Beh, naturalmente andarsi a cercare un po' di incantata aria solstiziale, in fondo come si dice "Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna". Quindi facciamo un po' di ricerche sul nostro territorio e organizziamo una giornata o una serata immersiva nello spirito e nei colori della festa. In questo periodo sono tante le occasioni per farlo, potremmo fare un giro tra i mercatini di Natale, sorseggiando una cioccolata calda o un vin brulè, tornare un po' bimbe/i visitando il villaggio di Babbo Natale e incontrando quel simpaticone con barba e cappello, oppure proporci come elfo di Natale in qualche evento locale. Potremmo andare a pattinare, se ne siamo capaci (io no 😂), o ancora partecipare a qualche tombolata, ad un concerto natalizio o di gospel (adoro 💖). Se è la neve che ci manca, perché non organizzare una gita in montagna?! Una bella passeggiata sulla neve per respirare l'aria fredda e frizzante dell'Inverno, per giocare con la neve, slittino e guanti alla mano, e riempirsi gli occhi di bellezza e meraviglia, c'è magia nell'aria! 😉
 
Alma Nimue

venerdì 6 dicembre 2024

Crea nuovi ricordi e tradizioni


Spesso nel periodo solstiziale ci sentiamo sole/i, tristi, malinconiche/ci, la ferita della perdita sanguina e quei vuoti, quelle mancanze si sentono di più. Non c'è rimedio magico per questo se non chiedere un aiuto psicologico e darsi il tempo necessario per elaborare il lutto e accettare quelle mancanze, trasformando il dolore, ma possiamo cercare di fare qualcosa per sentirci meglio, il segreto è non isolarsi. Siate comunque gentili con voi stesse/i e seguite i vostri bisogni, mantenendovi flessibili e non giudicandovi se non doveste riuscire a fare ciò che vi siete prefissate/i, anzi, assecondatevi e concedetevi una coccola. 
Premesso questo, ciò che ha aiutato me in passato, è stato onorare quelle perdite e impegnarmi per costruire nuovi ricordi, nuove tradizioni, anche se magari non sempre riesco a mantenerle. Vi faccio qualche esempio, il periodo solstiziale è un momento in cui si conserva la memoria, per cui è meraviglioso ricordare le persone care andate via, oltre che raccontando le loro storie ed episodi vissuti insieme, magari anche aggiungendo all'albero decorazioni vecchie appartenute ai nostri cari, alla nostra famiglia, e usate da quando eravamo piccole/i, oppure comprate con loro in momenti speciali ed è altrettanto bello crearne, o comprarne, di nuove con i nostri amici e le nostre amiche, con le persone care che ci sono accanto ora. Ho visto persone creare palline, o elementi decorativi, con i nomi di chi amano, o decorazioni con le foto dei momenti importanti e belli trascorsi insieme. Trovo sia un modo semplice e dolce per mantenere quel filo rosso che lega le anime oltre il tempo e lo spazio.
Personalmente mi piace organizzare delle serate in casa con le amiche e gli amici importanti per celebrare il Solstizio d'Inverno e/o la Befana. Durante questi incontri cuciniamo insieme, ceniamo, chiacchieriamo, guardiamo un film, oppure ci divertiamo con i giochi da tavolo e alla fine ci scambiamo i regali e condividiamo qualche rito stagionale. Da ragazza, quando andavo alle superiori, per un paio di anni ho condiviso con i miei amici e le mie amiche anche la preparazione delle decorazioni e l'allestimento dell'albero ed era davvero qualcosa di magico. Sono momenti che scaldano il cuore. 
Altra cosa che fa bene al cuore e che aiuta, soprattutto quando ci si sente sole/i o lo si è davvero, è quello di donare il proprio tempo, di unire le solitudini per creare bellezza, per cui si potrebbe scegliere di fare volontariato e aprire la propria porta a chi non ha nessuno, o è in difficoltà.
Inoltre internet può annullare le distanze quando le famiglie non riescono a riunirsi, possiamo magari organizzare una serata o una cena in videochiamata.
Per cui oggi prendetevi del tempo per pianificare e proporre dei momenti di condivisione e convivialità con le persone che amate, o con persone nuove, l'importante è cercare di non isolarsi troppo in questo periodo e di costruire ricordi ed esperienze piacevoli. Magari una serata cinema, una cena, o una merenda golosa in qualche bistrò o caffetteria, una passeggiata ad una fiera, ad un parco giochi, ad un mercatino, o qualsiasi altra cosa vi piaccia fare insieme a qualcuno.
Mentre pensate a questo, potreste cucinare una deliziosa e facilissima torta. Cantate e mettete della musica natalizia di sottofondo mentre lavorate gli ingredienti.

Torta al cioccolato, arancia e cannella
Per una teglia da 23-24 cm. di diametro
200 ml di acqua
100 ml di latte vaccino o vegetale
2/3 di cucchiaino di aceto di mele
120 gr. di sciroppo d'acero, oppure 180 gr. di zucchero
70 ml di olio di semi
Succo di un'arancia media
180 gr. di farina (potete provare a sostituirla con un mix di farina di avena e di riso)
40 gr di farina integrale (sostituitela con una farina di legumi)
40 gr di cacao in polvere
1 pizzico di sale
2/3 di cucchiaino di bicarbonato
2/3 di cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di cannella
Buccia di un'arancia

In una ciotola mettere il latte, l'acqua e l'aceto. Dopo dieci minuti aggiungere l'olio, la buccia di arancia e lo sciroppo. A parte setacciate le farine, il cacao, il sale, il bicarbonato, il lievito e la cannella. Versate poi nei liquidi e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti. Infornate a 180°, forno preriscaldato, per 20-25 minuti. Questa torta è buonissima da sola, spolverata di zucchero a velo, oppure farci a piacimento, nel mio caso ho solo fatto la copertura con panna montata vegetale, zucchero a velo, cannella e cacao.

Alma Nimue

giovedì 5 dicembre 2024

Crea il tuo rituale rilassante


Iniziamo questo viaggio alla riscoperta dello Spirito Natalizio! Le parole chiave saranno creatività, rilassamento, condivisione e gioco.
Una dei principali motivi per cui non riusciamo a goderci questo periodo è sicuramente lo stress e l'eccesso di impegni lavorativi, di obblighi, doveri e responsabilità, per questo motivo iniziamo proprio da qui.
Oggi prendetevi del tempo tutto per voi, spegnete cellulare e computer e create il vostro rituale di piacere e benessere che vi accompagnerà per tutto questo periodo e che vi impegnerete a concedervi il più spesso possibile. Anche solo riuscire a dedicarsi venti minuti di tempo per staccare dalla frenesia e coccolarvi farà una grande differenza. 
Scegliete un momento della giornata, compatibilmente con le vostre responsabilità, in cui ritagliarvi questo tempo, e pensate a cosa vi piace e stimola in voi un senso di piacere, qualcosa che richiami alla vostra mente un momento della vostra infanzia in cui vi sentivate serene/i, al sicuro e felici, pensate a quando eravate in vacanza da scuola a Natale, avevate tutto il tempo del mondo per fare quello che vi piaceva, quali erano le cose che vi facevano sentire nel nido caldo? Quando avete recuperato quella memoria e quelle emozioni portatele nel presente e cercate un modo per nutrirle. 
Potreste ad esempio accendere il fuoco nel caminetto o in una stufa, o magari delle candele; diffondere nell'ambiente un profumo adatto, come ad esempio il profumo dei fiori di cotone, oppure dei biscotti o degli agrumi; prendervi un attimo per portare l'attenzione al respiro e rilassarvi; prepararvi una tisana o una cioccolata calda e dei biscotti; mettervi comode/i sul divano o a terra con un plaid e leggere una bella storia, una fiaba, o un altro tipo di libro, oppure guardare un film o un cartone animato. 
Scrivete una lista di quali sono i film, i cartoni animati e i libri che vi parlano di questo periodo e da cui potrete attingere in questi momenti di pace e relax.

Ho pensato di condividere con voi la lista dei libri che io amo leggere, o rileggere, durante l'Inverno per entrare nello Spirito del Natale e coccolarmi un po'. Libri sognanti o intriganti (perché il mistero ci piace anche in questo periodo), che potrebbero essere anche degli ottimi regali da mettere sotto l'albero.

CLASSICI:

"Il canto di Natale" di Charles Dickens
"Lo schiaccianoci e il re dei topi" di E. T. A. Hoffman
"Piccole donne" di di Louisa May Alcott 
"Storie di Natale" di Louisa May Alcott
"Il dono di Natale" di Grazia Deledda
"La Notte di Natale" di Nikolaj Gogol
"Favole di Natale" di Gabriele D’Annunzio
"Novelle di Natale" di Luigi Pirandello
"La notte prima di Natale" di Nikolaj Gogol 
"Il regalo più bello. Storie di Natale" a cura di F. Cosi e A. Repossi
"Un sogno di Natale e come si avverò" di Louisa May Alcott
"Vita e Avventure di Babbo Natale" di L. Frank Baum
"L'incanto di Natale. Poesie, filastrocche, canzoni" a cura di F. Massimi
"La cena di Natale e altri racconti" di AA.VV
"La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl
"La Regina delle Nevi" di Hans Christian Andersen
"Lettere da Babbo Natale" di J.R.R. Tolkien

ROMANZI E FIABE:

"Fuga dal Natale" di di John Grisham
"Di turno la notte di Natale" di Adam Kay
"Let it snow. Innamorarsi sotto la neve" di John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle
"Peter Pan, il bambino che non voleva crescere" di James Matthew Barrie 
"Peter Pan nei giardini di Kensington" di di James Matthew Barrie 
"La storia infinita" di di Michael Ende
"La leggenda della rosa di Natale" di di Selma Lagerlöf
"Le cronache di Narnia" (Saga completa) di di Clive S. Lewis
"La bussola d'oro" (Saga completa) di di Philip Pullman
"Harry Potter" (Saga completa) di J. K. Rowling
"Fairy Oak" (Saga completa) di Elisabetta Gnone
"Natale…e la casa dei profumi" di Evita Tamasi
"Il segreto del bosco vecchio" di Dino Buzzati
"Il bosco racconta: Storie del bosco antico -Torneranno le quattro stagioni" di Mauro Corona
"Le fiabe del focolare" dei Jacob e Wilhelm Grimm
"Il cunto de li cunti" di Giambattista Basile
"I racconti di mamma Oca" di Charles Perrault
"Racconti del Grande Nord" di Ulla Thynell
"Favole e leggende della Campania" di Angela Matassa

GIALLI, THRILLER:

"Il grande libro dei gialli di Natale vol. 1 e 2" AA.VV.
"Il grande libro dei fantasmi di Natale" AA.VV. 
"Il Natale di Poirot" di di Agatha Christie
"Natale con i fantasmi" di AA.VV.
"I fantasmi dell'Inverno" di AA.VV.
"Il suo ultimo Natale. Un delitto sotto l'albero" di Rupert Latimer
"Notti di Natale" a cura di Luca Leone
"Delitti di Natale" Editore Polillo
"Morte nella neve. Un giallo di Natale" di Jefferson Farjeon
"Morte a Linwood Court: Un Natale in giallo" di Mary Durham
"La morte bussa a Natale" di Fergus Hume
"Natale rosso sangue. Il mistero di Silent House" di Fergus Hume 
"Natale di morte" di Rex Stout
"Natale con delitto" di Mavis Doriel Hay
"Il nome della rosa" di Umberto Eco

PER VIVERE LA MAGIA DEL NATALE:

"Il libro del Natale. Ricette, idee e racconti fra tradizione e magia" di Dorina Gelmi
"La magia dell'Inverno" di Stella Bellomo
"La magia delle 12 notti di Natale. Riti e leggende per le serate più mistiche dell'anno" di Franziska Muri, Vera Griebert-Schroder e Beate Brömse
"Tenebroso Natale. Il lato oscuro della grande festa" di Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi
"Aspettando il Natale… Il grande libro dell'Avvento" di Claudia Bordin
"Leggende per l’Avvento" di Francesca Ferrari
"Il grande libro dei giochi di Natale" di Claudia Bordin
"Storia e leggende di Babbo Natale e della Befana. Origini, credenze e tradizioni di due mitici portatori di doni" di Claudio Corvino e Petoia Erberto
"La Befana: antenata donatrice, Nonna del fuoco, Vecchia/Strega d’Inverno" di Silvia Ippolito (è una ricerca in pdf che trovate su Academia.edu
"L'Incanto e l'Arcano. Per un'antropologia della Befana" di Claudia Manciocco e Luigi Manciocco
"La Vera Storia di Babbo Natale" di Arnaud D'Apremont
"Krampus. Diavoli Custodi" di Luisa Rainer Chiap

PER I BAMBINI:

"Un bambino chiamato Natale" di Matt Haig e Chris Mould 
"Il maialino di Natale" di J.K.Rowling
"Il Grumpus e il suo perfido, tremendo piano di Natale" di Alex T. Smith
"Racconti di Natale per bambini" di AA.VV.
"Le più belle storie della Befana" di Paola Parazzoli, Michael Grieco e Francesca Carabelli
"La magica notte degli Elfi" di Geronimo Stilton
"Buon Natale Geronimo" di Geronimo Stilton
"Vostra Befana" di Barbara Cuoghi e Elenia Beretta
"Il pettirosso e Babbo Natale" di Jan Fearnley e Daniela Gamba
"La vera storia di Santa Lucia" di Valentina Mazzola e Giuliana Donati 
"La notte di Santa Lucia" di Sara Agostini e Chiara Raineri
"La notte prima di Natale" di Clement C. Moore
"La Befana" di Sandra Nelson e Sébastien Pelon 
"A scuola dalla Befana" di Nicoletta Asnicar e Leandra La Rosa 
"La magia del Natale" di Alessandro Montagnana
"Il Grinch" di Dr. Seuss
"Racconti sotto l'albero" di AA.VV.
"Fulmine. La prima renna di Babbo Natale" di Matt Tavares
"L’accademia delle renne di Babbo Natale" di Silvia Locati e Isabella Grott
"Winston e l'avventura di Natale" di Alex T. Smith 
"Nel villaggio degli orsi che amano il Natale" di Clara Mele
"La volpe e il Tomte" di Astrid Lindgren e Eva Eriksson
"Mentre tutti dormono" di Astrid Lindgren, Kitty Crowther
"Winston torna a casa per Natale" di Alex T. Smith  |
"Le scarpe della Befana" di Annamaria Soldera e Yvonne Campedel
"La notte di Natale" di Clement C. Moore e Gaia Bordicchia
"Natale nel Grande Bosco" di Ulf Stark e Eva Eriksson 
"Nel mondo di Babbo Natale" di Mauri Kunnas
"Storie di Natale" di Mauri Kunnas
"L’antico libro degli gnomi" di Mauri Kunnas
"Fiabe sotto la Neve" di Lodovica Cima e Silvia Provantini
"Il villaggio delle lettere di Natale" di Lorenzo Naia e Roberta Rossetti
"Natale al contrario" di Cristiana Soriano

Alma Nimue

mercoledì 4 dicembre 2024

Recuperiamo insieme la magia del Natale/Solstizio d'Inverno


Dopo la morte di Samhain e con essa la paura di varcare la Soglia, ora ci troviamo al di là del confine, in un luogo non luogo, in un tempo sospeso, all'interno del Calderone oscuro, in incubazione. Stiamo vivendo un periodo di transito e di stasi, ci viene chiesto di "stare", ma non è uno stare immobile, siamo in un ribollente fluido di caos e possibilità, ci stiamo preparando a rinascere, è quindi normale sperimentare in questo tempo emozioni confuse, dolorose, pesanti e sfiancanti. Per alcune persone risulta quindi una forzatura tutto il luccichio e la frenesia del Natale ed è comprensibile, ma a ben guardare, al di là della corsa al consumismo e al buonismo di facciata, vivere questa fase con lo spirito di un bambino o di una bambina è fondamentale. Questo perché durante l'incubazione, abbiamo bisogno di sviluppare ed esercitare leggerezza, gioco e abilità nello stare nel flusso, nel movimento che ribolle all'interno del Calderone per alimentare la nostra energia vitale, necessaria al processo trasformativo e al nutrimento di quella fiammella che arde nell'oscurità, che ci guiderà poi verso la rinascita. 
Ho sempre amato profondamente il periodo Solstiziale, ma purtroppo da anni non riesco più a godermelo e provo un grande senso di tristezza e spossatezza che lentamente ha spento in me quella magia. Credo sia successo a molte e molti di noi e le motivazioni possono essere tante e sicuramente personali e diverse per ognuna/o. 
Magari è perché siamo eccessivamente stressate/i, stanche/i, oberate/i di lavoro e con pochissimo tempo a disposizione che non riusciamo a goderci perché prive/i di energie e piene/i di preoccupazioni. O forse è perché abbiamo perso qualcuno che ci era caro e quel vuoto ci fa troppo male. Magari i momenti di incontro con amici e parenti sono diventati sempre più rari, a causa degli impegni e del lavoro e le famiglie si sono separate, sempre più persone preferiscono andare fuori e viaggiare piuttosto che riunirsi per condividere momenti di gioia e gioco, oppure si sono trasferite lontano per necessità o scelta ed è troppo dispendioso tornare per pochi giorni. Potrebbe dipendere dal cambiamento climatico che ha modificato l'atmosfera invernale, offrendoci natali sempre più caldi e soleggiati, in un tempo in cui sentiamo il naturale bisogno di tana, mentre fuori è buio e freddo. Manca l'incanto della neve, della nebbia e della pioggia, che tutto ripuliscono, alleggeriscono e ovattano. Forse ci sentiamo sopraffatte/i dagli obblighi, dalle aspettative e dalla corsa forsennata di fine dell'anno, tutti quei "devo", accompagnati da "ho poco tempo" ci soffocano. Non riusciamo a contattare il nostro bambino o la nostra bambina interiore per osservare con gli occhi della meraviglia questo periodo e ciò ci fa soffrire e pian piano ci annichilisce. E non per ultima, sicuramente la crisi economica e le difficoltà che viviamo ci fanno sentire in catene, mentre tutto ci spinge a comprare, comprare, comprare, svuotando di senso il gesto del dono.
Per me è un po' un mix di tutte queste cose, ma quest'anno ho deciso di cambiare direzione e di impegnarmi nel ritrovare la Magia del Natale (di Yule o del Solstizio d'Inverno, come preferite, per me non fa alcuna differenza) e desidero farvi partecipi di questo percorso. Nei prossimi giorni vi proporrò delle attività e condividerò con voi dei suggerimenti per provare a riaccendere quella scintilla, per ritrovare quegli occhi sognanti. Ma prima di iniziare prendiamoci un po' di tempo per chiederci "Cos'è per me il Natale/Solstizio? Quali erano le cose che mi riempivano di entusiasmo e scaldano il mio cuore?"
Per me Natale è bellezza, lentezza, tempo da trascorrere in casa, condivisione, speranza, possibilità di cambiare, pace, risate, calore, caminetto, profumo di mandarino, cioccolato, vaniglia e cannella, profumo di legna bruciata, fiabe raccontate dai nonni e dolci e allegri canti di fronte ad una tazza di cioccolata calda fumante. Il Natale è dono, accoglienza e gratitudine, gioia, abbracci e sorrisi, luci scintillanti e sogni, candele accese e trepidante attesa della rinascita della Luce. E' il miracolo del "tutto può succedere", il ritrovarsi, la magia della neve e della brina, del cielo stellato e del freddo vento che arrossa il viso, è il suono delle campanelle, è gioco, creatività e mani in pasta ed è anche il brivido dell'ignoto, dell'inconosciuto e delle storie di fantasmi e spiritelli dispettosi e maligni che affollano le gelide notti. E' un ritorno all'essenza e al raccoglimento. Il Natale quando ero piccola era una porta aperta, nessuno doveva sentirsi sola/o e tutto poteva essere migliore. E per voi cosa rappresenta?