mercoledì 7 febbraio 2024

Brigid in Europe!


Quest'anno, per Imbolc, si è tenuto un meraviglioso evento...Brigid in Europe! 

È stato un magico Imbolc di tre giorni organizzato da Hearhland Creative, una festa interculturale tra Irlanda e Italia per celebrare il 1500° anniversario della morte di Santa Brigida d'Irlanda, che ha visto il riaccendersi della Sacra Fiamma di Brigit e le benedizioni con le sue Sacre Acque dei pozzi di Kildare e Faughart in Irlanda, unite per l’occasione all'acqua del fiume Arno di Firenze.

Brigid in Europe è stata una festa etnografica-antropologica, nata per celebrare quelli che sono i valori Brigidini, organizzata con il sostegno dell'ambasciata irlandese di Roma, della Solas Bhríde center and hermitages - Brigid 1500 Kildare e delle parrocchie di San Martino a Mensola (FI) e di Santa Brigida nel paese di Santa Brigida (FI). 

L'antico culto della Dea Brigid, come sappiamo benissimo, è stato con il cristianesimo trasformato nel culto della santa tanto che è quasi impossibile affermare con certezza dove abbia inizio la Dea e dove finisca la Santa. Esattamente come l'antico culto della Signora del sacro fuoco e delle acque di guarigione anche il culto della Santa si è diffuso rapidamente in molte parti di Europa. 


In particolare, da noi in Toscana la sua influenza vede origine nel IX secolo con l’arrivo in Italia di San Donato di Scotia, dove Scotia sta per l’antica denominazione usata al tempo per designare l’Irlanda. Lui, uomo di chiesa cristiana e devoto fedele a Santa Brigida di Kildare, giunto nella nostra nazione si sposta poi a Firenze e raggiunta la collina di Fiesole, si racconta che miracolosamente udì suonare le campane in un orario del tutto casuale e che per questo capì che era quello il luogo dove avrebbe dovuto rinverdire la Diocesi, diventandone di fatto il vescovo. Lo raggiunse a breve il connazionale Sant’Andrea, che divenne poi arcivescovo e fondatore della chiesa di San Marino a Mensola, luogo dove ancora oggi riposano le sua ossa. Accadde che Sant’Andrea si ammalò, e nel suo dolore sentì il bisogno di chiamare in preghiera la sorella per assisterlo al suo capezzale; è così che colei che divenne poi la seconda Santa Brigida, si vide per miracolo trasportare vicina al letto di morte del fratello, con tanto di tavolo e di sedia sulla quale sedeva nella sua casa di Irlanda. La sua vita, successiva alla dipartita del fratello, si concentrò poi appena fuori dalla città di Fiesole, a Pontassieve, dove recatasi in ritiro nelle zone di Lubaco, divenne suora. Vagando nei boschi di quei luoghi trovò poi una grotta dove si mise in eremitaggio, cibandosi solo di erbe e radici e conducendo una vita da mistica. La grotta piccola e buia dove si dice essersi spenta ad età centenaria e non per coincidenza il 1 febbraio, si trova tutt’oggi sotto la chiesa costruita in suo onore, prendendo per questo il nome di “grotta di Santa Brigida”. È stato davvero bello per noi trovarla insolitamente aperta e potervi entrare per la nostra prima volta, proprio in occasione della festa che ha visto celebrare entrambe le Sante. 



Tra gli ospiti di questo evento ci sono stati artisti, poeti, ballerini, musicisti e figure della cultura locale toscana ed irlandese, per commemorare tra la poetica ed il suono di arpe, flauti e campane, il Sacro Femminile e la Santa, celebrando il suo legame con il territorio e creando una preziosa occasione di dialogo tra le due tradizioni culturali apparentemente così lontane, eppure così vicine. Sono state narrate leggende, raccontate tradizioni e spiegati i simboli della Santa, in particolare del mantello e della croce, con forte accento sull’importanza che il simbolo del fuoco perpetuo ha per l’Irlanda. 


Molto suggestivi sono stati soprattutto i due momenti che hanno visto la Prof.ssa di euritmia Elisa Santonastaso danzare nelle vesti della Santa /Dea. Infatti il 31 a San Martino a Mensola ha danzato con un piatto tenuto in equilibrio sulla testa contente candele, mentre il 1 febbraio a Santa Brigida, ha interpretato la Dea al centro della croce, e così acceso le candele dei 4 ragazzi/ballerini del liceo Waldorf di Firenze, che invece rappresentavano i quattro raggi e quindi gli elementi, le stagioni, i punto cardinali e le quattro fasi della vita. I quattro ragazzi vestiti di bianco hanno poi acceso le candele dei presenti, diffondendo la fiamma a tutti coloro che poi in processione hanno permesso l’accensione del fuoco comunale.



Il culto della Dea e poi successivamente il culto della Santa è da sempre connesso alla custodia ed alla diffusione del suo sacro Fuoco. Santa Brigida d'Irlanda era badessa del monastero di Kildare, da 'Cill Dara' la Chiesa della Quercia, che già anticamente era stato un santuario druidico, o comunque un Nemeton sacro, nel quale prima un gruppo di sacerdotesse e successivamente un gruppo di monache tenevano acceso e custodivano un fuoco perpetuo, incarnazione della Dea stessa. Ogni suora a turno vegliava sul fuoco per un'intera giornata, in un ciclo di 20 giorni, quando poi giungeva la volta della diciannovesima suora ella doveva pronunciare la formula rituale “Brighid proteggi il tuo fuoco, questa è la tua notte”. Il ventesimo giorno si diceva che fosse la stessa Brigid a tenere miracolosamente acceso il suo fuoco. Questo monastero dove coabitavano uomini e donne venne eretto attorno al 470 d.C. e divenne uno dei più prestigiosi d'Europa.
Brigit, la Dea o la Santa, è la Fiamma che illumina il nostro mondo, il respiro della terra, la levatrice di anime, la Signora che ci guida, ci ispira, ci purifica, ci trasforma, ci protegge e ci guarisce. Lei è la fonte, la custode e la dispensatrice dei suoi sacri fuochi e delle sue sacre fiamme ed è colei che a sua volta ci insegna a custodire e a condividere il suo fuoco sacro e l'ispirazione che ella stessa ci dona.

Non è un caso che gli elementi principali che presiedono la festa di Imbolc sono il fuoco e l'acqua, che congiunti donano purificazione e guarigione.
In tutto il territorio celtico ci sono pozzi, fonti, fiumi e sorgenti sacre a Brigid e moltissimi di questi ancora oggi sono sacri a lei nelle vesti di Santa Brigida.
Le benedizioni con le sue Sacre Acque offerte durante l'evento provenivano in particolare da due pozzi sacri alla Dea/Santa, quello di Kildare e quello di Faughart, che si trova secondo la tradizione nella città natale di Brigida, nella contea di Louth.
Come il fuoco, anche l'acqua di Brigid è legata al potere purificante, creativo e curativo, alla capacità di “vedere”, all'ispirazione e alle arti; in più l'acqua è anche l'elemento del parto, della sessualità, della fertilità, del nutrimento e non per ultimo è l'elemento attraverso cui esprimiamo e trasformiamo le nostre emozioni più profonde attraverso le lacrime.
Esistono tutt'oggi alcune antiche burraie lungo i pendii della Montagna Fiorentina attorno al paese di Santa Brigida ed al Santuario della Madonna del Sasso, hanno una bella facciata in pietra da cui esce sempre un ruscello che è un po' come l'anima stessa della burraia. Le piccole sale interne possiedono delle piccole fonti da cui scaturisce l'acqua che riempie le piccole sale con il suo gorgoglio; all'interno delle burraie da un lato ci sono le vasche piene d'acqua fresca e dall'altro un lungo ripiano su cui venivano posti i pani di burro e le caciotte. Siamo rimasti veramente incantati dal modo in cui Brigid, sia nel suo volto di Dea Madre che di Santa, sia viva nella nostra terra nativa.

Questo meraviglioso evento, a cui per noi è stata davvero una gioia poter partecipare, e più in generale la sua festa di Imbolc, celebrato proprio quest'anno dopo che il governo irlandese ha reso nel 2023 la festa di Santa Brigida una festività nazionale, è stato dedicato alla pace nel mondo, alla natura compassionevole di Brigida ed alla celebrazione dei valori Brigidini di pace, comunità e potere della voce del Sacro Femminile, nella speranza che queste giornate di pace e condivisione possano ispirare una nuova alba per il nostro pianeta, tormentato anche da guerre sanguinose.

❤Matteo Isidoro Galli e Laura Lander❤