mercoledì 25 gennaio 2023

Domande frequenti

1. La Via delle Melisse di Brigit-Belisama è lo stesso percorso o è collegato in qualche modo con il Priestess/Priest of Brighde-Brigantia training in Avalon di Marion Brigantia?

La risposta è no. Si tratta di due percorsi diversi, frutto di due persone differenti e di due esperienze di vita distinte. E' possibile che ci siano dei punti in comune, perché lavoriamo con la stessa Dea, percependola nella sua vastità e complessità, e condividiamo gli stessi valori e l'utilizzo della Ruota come strumento di esplorazione e mappa lungo il viaggio, ma per il resto si tratta di due offerte uniche ed entrambe valide. 
Mi sono formata come Sacerdotessa presso il Tempio della Grande Dea di Roma e la mia insegnante, Maya Vassallo Di Florio, è sia Sacerdotessa di Afrodite che di Avalon, per cui ho appreso da lei alcuni strumenti e valori tipici della Spiritualità della Dea e della Tradizione Avaloniana, ai quali mi ispiro con rispetto, correttezza e amore, ma che mi impegno a non copiare. 
La Via delle Melisse di Brigit-Belisama è il risultato di tanti anni di cammino intimo con la Dea. Al suo interno ho fatto confluire tutta la mia esperienza, il mio sentire e il mio sapere, non solo relativo alla Spiritualità della Dea, ma anche al Druidismo, al Celtismo, alla Magia Naturale e al Neo-paganesimo. Questo percorso è il mio dono per il mondo, il mio modo di portare la Sua Fiamma nella vita delle altre persone e di manifestare quella che sento essere la mia Missione dell'Anima.
Ho avuto il grande piacere di incontrare Marion Brigantia durante un suo workshop a Roma e la stimo molto sia come donna che come Sacerdotessa, infatti la cito spesso e consiglio i suoi corsi, così come nomino di frequente tutte le persone con cui ho lavorato, che mi hanno insegnato qualcosa e che reputo di valore. Non è infrequente che chi percorre il percorso delle Melisse poi decida di seguire anche quello di Brighde-Brigantia, oppure che frequenti i meravigliosi workshop di Marion Brigantia, e viceversa. 
Se siete interessate/i a conoscere Brighde-Brigantia nella Tradizione di Avalon vi suggerisco di rivolgervi direttamente a Marion Brigantia, o a Ilona Pieragostini che insegna questo percorso in Italia, entrambe sono facilmente reperibili sui social. Per i workshop di Marion Brigantia, invece potete contattare Sarah Perini del Tempio della Dea di Torino.

2. Cosa c'entra Brigit con l'Italia? Perché non è strano che una persona italiana senta un richiamo così forte e un amore così sconfinato per questa Dea al punto da scegliere di dedicarsi a Lei?

Brigit è una Dea celtica, probabilmente molto più antica, il cui culto era diffuso in un'area molto ampia che comprendeva le Isole Britanniche, la Francia, l'Austria, Il Portogallo, la Spagna, la Scandinavia, la Svizzera e, udite udite, l'Italia. Tantissime sono le varianti del suo nome e numerosi i toponimi che ricordano la Sua presenza. 
In Italia era conosciuta come Belisama, Belena, Briga, Braida, Brigantia, Bria, Brixia e numerosi sono i luoghi che portano il suo nome (sul blog dell'Alveare di Brigit-Belisama trovate un elenco che viene costantemente aggiornato). Fu sincretizzata dai Romani con Minerva e Caelestis e aveva dei punti di contatto con Vesta, Diana, Reitia e le Matronae.
Non è da escludere che il suo culto sia arrivato anche nel meridione d'Italia attraverso scambi commerciali con le popolazioni celtiche, oppure attraverso l'esercito romano e le deportazioni forzate di genti del Nord nelle terre del Sud. Non è difficile ipotizzare una sorta di sincretizzazione o ibridazione culturale e religiosa, infatti i popoli italici, soprattutto quelli dell'Appennino, avevano molte cose in comune con le popolazioni celtiche della Gallia.
Brigit è una Dea estremamente amata, che esercita un fascino e un'attrazione incredibile, la sua voce è come il canto di una sirena, irresistibile. Attualmente infatti il suo culto, che ha la particolarità di essere anche interreligioso tramite la figura di Santa Brigida d'Irlanda, si sta espandendo a macchia d'olio e non tocca solo il continente Europeo, ma anche quello Americano e Australiano, continuando a crescere. 
Non c'è nulla di strano in questo, perché Lei è ovunque e non è mai andata via. Nel corso della storia i popoli hanno sempre portato con sé le proprie divinità, che mutavano nello spazio-tempo, conservando però la propria natura, ed è per questo che non ha senso parlare di confini territoriali quando si parla del divino.
Al di là di questo, io credo fermamente che ognuna e ognuno di noi porti dentro di sé non solo un'eredità biologica, che ci collega ad una famiglia e ad un luogo specifico in questa vita e in questo corpo, ma anche un'eredità animica che ci collega ad una famiglia di Anime e ad un lignaggio spirituale, che se siamo in cammino, ad un certo punto ci richiamerà a casa. 
E in definitiva, siamo tutte e tutti connessi e proveniamo dalla stessa Fonte, le divisioni sono solo illusorie e frutto della nostra mente frammentata.
Nella nostra epoca Brigit sta emergendo con forza nelle coscienze, perché rappresenta la Luce del nuovo Mondo, la spinta al cambiamento, il Ponte che unisce, l'energia di cui abbiamo disperatamente bisogno ora.

3. Cos'è l'Alveare di Brigit-Belisama e come è strutturato?

L'Alveare di Brigit-Belisama è uno spazio sacro dedicato alla Dea, nato nel 2019. Non è di per se una struttura fisica, almeno per il momento, ma rappresenta l'insieme delle persone che ne fanno parte, una comunità che condivide gli stessi valori e la stessa visione del mondo, oltre che l'amore profondo per questa Dea. L'Alveare di Brigit-Belisama è nei cuori delle sue Melisse, delle sue Sacerdotesse e Sacerdoti, delle Figlie e dei Figli della Fiamma della Dea ed è quindi ovunque esse/i si trovino. L'Alveare è un'espressione simbolica del Tempio, che è il fulcro della Comunità (matriarcale) della Grande Madre, rappresentata dall'Ape Regina e dall'Alveare stesso come Grembo di Vita e Rete dell'Esistenza collettiva. L'Alveare è l'Anima di Gruppo che chiamiamo Dea, o Madre. Tutta la comunità dell'Alveare è composta dalle/i sue/i figlie/i e dalle sue Melisse/Sacerdotesse, che operano congiuntamente, come molecole del Suo stesso corpo, per curare, nutrire e sostenere le piccole larve e l'intera Comunità. 
L'Alveare di Brigit-Belisama è composto dalle Figlie e dai Figli della Dea, che si sono formati seguendo il percorso annuale della Ruota; dalle Api Scintilla, che svolgono il ruolo di Custode della Fiamma Sacra; dalle Api Ancelle che offrono il proprio servizio di assistenza, cura e nutrimento alla Comunità; dalle Api Artiste che sostengono l'Alveare con la propria Arte e i propri doni; dalle Api Guardiane, che si occupano del supporto e custodia dell'Alveare, compreso il lavoro tecnico e informatico e produzione di contenuti per la condivisione sui social e sul blog. 
Ci sono poi le Melisse, che si sono formate nei primi due anni del percorso sacerdotale, che possono svolgere tutti i ruoli precedenti e in più sono Custodi del Pozzo Sacro e del Focolare, Cerimonialiste, Oracoli, Esploratrici/Viaggiatrici, Streghe verdi e Guaritrici dell'Alveare. Chi ha concluso la Seconda Spirale del percorso può anche diventare Melissa Nutrice, ossia mia assistente nell'insegnamento e Melissa Costruttrice, ovvero creatrice di un Focolare di Brigit-Belisama nella propria terra dove poter offrire i propri servizi sacerdotali appresi durante l’anno, organizzare gruppi di custodia di Api Scintilla, cerimonie, piccoli corsi formativi e introduttivi alla Tradizione Brigidina dell’Alveare e cerchi di pratica. 
Infine, ma non per importanza, ci sono le Sacerdotesse e i Sacerdoti di Brigit-Belisama, che hanno completato la formazione triennale e possono scegliere la strada dell'Insegnamento, creando percorsi, corsi, seminari e laboratori; oppure possono diventare Anam Cara, ossia tutor di chi sta percorrendo la Via delle Melisse, o guide di chi sta camminando la Ruota annuale della Dea. Un-a Sacerdote-ssa può anche decidere di sciamare e diventare Madre o Padre di un nuovo Alveare/Tempio, creando una rete di collaborazione e onorando le radici del lignaggio di provenienza. L’Alveare/Tempio è collegato all’Alveare centrale, ma ha una propria individualità e indipendenza.

4. Cosa c'entrano le Api con Brigit e con i Celti? Perché la scelta del termine Melissa?

Le api sono creature meravigliose, da sempre ritenute sacre e il miele considerato alimento divino dalle immense qualità. Anche nella tradizione celtica, erano ritenute messaggere divine, accompagnatrici delle anime, espressione di regalità, rigenerazione, nutrimento, vita e protezione, simbolo di devozione, magia, alchimia, fertilità e amore, il loro ronzio era considerato il suono della Creazione, il canto dell'Universo. Le api erano anche simbolo di ispirazione, arte e conoscenza, portatrici di guarigione e ordine, conoscitrici della geometria sacra che alla base della vita. 
Creature così come possono non essere sacre a Brigit?
I Celti consideravano le api messaggere degli dèi, simbolo di perfezione, saggezza e immortalità dell'anima, in quanto in possesso di una conoscenza segreta derivante direttamente dall'Altromondo, creature associate alla conoscenza del futuro, all'oracolo e all'ispirazione divina. Nella tradizione celtica le api erano infatti legate alla Terra d'Estate, la Sacra Isola dell'Altromondo, la mistica Avalon, dove, secondo una leggenda diffusa a Glastonbury (UK), Brigit possedeva un meleto a cui le api viaggiavano per ottenere un nettare magico e da cui ritornavano portando con sé la saggezza dello Spirito nel mondo. Brigit è dunque Signora delle Api. Questo aspetto di Brigit passò, durante la cristianizzazione, a Santa Gobnait. Possiamo vedere il legame tra le api e Brigit anche nel riferimento ad un giuramento delle suore di Kildare fatto a Santa Brigida, in cui promettevano di prendersi cura delle sue api. 
Le antiche leggi druidiche irlandesi, note come le Leggi di Brehon, proteggevano le api e gli alveari e sull’isola di Man rubare api era considerata un’offesa capitale.
L’alveare stesso, era il simbolo di una comunità ideale e questa immagine di perfezione era riproposta nelle tombe-alveari o nelle camere iniziatiche. Alcuni esempi di queste strutture li possiamo trovare a Newgrange e a Dowth in Irlanda, terra celebrata proprio per l’abbondanza di miele.
Molti sono i riferimenti alle api nella mitologia e folklore celtico.
Ad esempio, nella tradizione gallese troviamo un’arpa conosciuta come Teillin, abbreviazione o forse corruzione di an tseillean cioè “un’ape”. In una delle più antiche triadi bardiche gallesi, le Trioedd Ynys Prydein, si racconta che uno dei nomi dell’Isola di Prydein fu ‘Isola del Miele‘, sottolineando così l’importanza di questa sostanza.
Nell'antichità le Sacerdotesse dei Templi di Artemide, Afrodite, Demetra, Cibele, Rea e Gea erano chiamate Melissae, anche la Pizia era conosciuta come "l'ape delfica". Il termine deriva dal greco meli, “miele” e significa letteralmente “colei che è datrice di miele”, “colei che offre il miele”, era chiamata così l'ape mellifera. La Grande Madre portava il titolo di Melissa, in quanto Ape Regina, Signora dell'Alveare, rappresentazione simbolica del Tempio e la comunità a Lei devota. Alcune fonti classiche ci dicono che Melissa era un titolo d'onore, conferito a chi mostrava grande devozione e lavoro al servizio della Dea. Oggi anche le Sacerdotesse di Brigit reclamano il titolo di Melissa riconoscendo in Lei la Signora delle Api, Regina dell'Alveare e impegnandosi a portare nel Mondo il Suo nettare di ispirazione, guarigione, nutrimento, creatività e saggezza, elisir di vita e rigenerazione. Tra l'altro, anche se culturalmente diversi, i Celti ebbero molti contatti con i Greci, lo stesso nome "Celti" deriva dal greco "Keltòi", che in latino diventò "Celtae".
Infine, l'ultima motivazione, non meno importante per me, è legata alla mia prima dedicazione a Brigit che è avvenuta all'interno dell'Order of Brighid's Melissae, nel 2013, sotto la guida di Anthea Gossamer Moon, che è stata la mia prima insegnante nel mio lungo e variegato percorso di formazione. Quindi io nasco Melissa di Brighid e come tale la porto nel mondo.

5. L'Alveare e i percorsi formativi sono destinati solo alle donne?

Assolutamente no, siete tutte, tutti e tutt* benvenut*. La Grande Madre non divide, ma accoglie e unisce, rimescola e crea creature uniche. Siamo figli e figlie del Suo Grembo e le Sue braccia sono sempre pronte a ricevere. La Dea non è questione di genere, etnia, abilità, provenienza, colore, lingua, preferenze o gusti. Quindi se la tua anima sente un anelito per Brigit-Belisama la porta dell'Alveare è aperta.

6. Cosa significa essere una Sacerdotessa o un Sacerdote della Dea? Il percorso triennale è per tutte e tutti?

Tutte e tutti abbiamo un'immagine più o meno romanzata, romantica e potente, forse eterea e misteriosa, o magari anche spaventosa, della Sacerdotessa. Un'immagine influenzata da miti, leggende, film e serie tv, che magari si fonde e confonde con quella della Maga, della Strega e della Sibilla. Ma cosa significa davvero essere una Sacerdotessa della Dea oggi? 
Intanto partiamo dall'etimologia della parola “Sacerdotessa” (che è la stessa di "Sacerdote"),  il termine deriva dal latino “sacer”(sacro) e “dot” che a sua volta viene dal greco “dot-èos” aggettivo verbale di “di-do-mi” (io do) nel senso di “fare” o “formare”. La Sacerdotessa, o il Sacerdote, è quindi “colei/colui che offre, che porta il sacro, o che rende le cose sacre”. Fermandoci un po’ sulla parola “sacer” scopriamo che essa ha origine dalla radice etrusca “sac” che indica l’energia primordiale, vitale e divina della Terra, dotata di potere creativo e distruttivo insieme, il sacer appartiene a tutti gli elementi. Questa energia era quella che i Sacerdoti e le Sacerdotesse usavano e con cui si rapportavano, erano dunque, in questa ottica, i canali e i contenitori del sacer della Terra.
La Sacerdotessa, o il Sacerdote, è colei/colui che si impegna a guarire se stessa/o, a vivere con saggezza, conoscenza e consapevolezza; che ha sondato i suoi più oscuri misteri, che non ha paura di immergersi nella propria melma interiore o di sporcarsi le mani, ed ha appreso l’equilibrio e la forza interiore necessari a splendere nel mondo con coraggio. E' un ruolo che rende visibili e impegnate/i in prima persona per riportarla nel Mondo e contribuire al cambiamento, co-creando con la Dea stessa, tessendo una realtà differente. La Sacerdotessa, o il Sacerdote, è una guida che con umiltà condivide la propria esperienza e regge la torcia per illuminare la via agli altri e alle altre, consapevole dei propri limiti e della strada che ha ancora da percorrere, conscia/o di essere solo un/a facilitatrice/facilitatore che aiuta ad esperire il sacro, a trovare la propria scintilla divina e il proprio modo per comunicare con la Dea, senza pretendere di snocciolare verità assolute, ma offrendo gli strumenti di ricerca e una torcia per illuminare la via che porta alla conoscenza personale del divino. Una Sacerdotessa, o un Sacerdote sa che è necessario sempre lavorare su di sé, mettendosi costantemente alla prova e in discussione, è in continuo mutamento, in continua crescita e apprendimento. Una Sacerdotessa, o un Sacerdote di Brigit-Belisama incarna i valori di questa meravigliosa Dea. Puoi leggere questo post per approfondire Cosa significa essere Sacerdotessa di Brigit-Belisama
Va da sé che non è una strada adatta a tutte e a tutti, ma si sceglie solo per autentica e profonda vocazione. E' una Via molto impegnativa e trasformativa e non tutte/i sentono questa Chiamata dell'Anima.
Essere Sacerdote-ssa non ci rende migliori o superiori ad altre persone, siamo umane/i e imperfette/i, in cammino come chiunque altra/o, non siamo immuni alla rabbia, alla paura, ai traumi e agli errori, ma ne riconosciamo l'esistenza, la funzione e l'importanza, lavorandoci sopra sempre e cavalcando i nostri draghi interiori, imparando a chiedere scusa, o aiuto quando necessario.
Essere Sacerdote-ssa è un esercizio costante di umiltà e consapevolezza, un ruolo di servizio e cura, che richiede competenze, responsabilità, discernimento, impegno, devozione, coraggio, costanza, disciplina, onestà e integrazione, perché non basta indossare un abito o pronunciare qualche formula d’effetto per definirsi tali, non si “fa” la Sacerdote-ssa, si “è” Sacerdote-ssa, sempre, in ogni istante della vita anche quando si fa la spesa o si pulisce casa, è uno stato dell'Essere, una missione dell'Anima, un modo di vivere. 
La Sacerdotessa e il Sacerdote fanno della propria vita una preghiera, della propria casa uno Spazio Sacro, del proprio corpo un Tempio e del proprio cuore un altare per la Dea, spargendo semi di arte, bellezza, consapevolezza, ispirazione e grazia intorno a sé. E' importante mantenersi fisicamente, energeticamente e mentalmente sane/i ed equilibrate/i per poter lavorare con le altre persone, imparando anche a delegare e a concedersi le giuste pause e ad assecondare i propri bisogni autentici. 
Esistono diversi modi per vivere il proprio sacerdozio e infinite sfumature quante ne suggeriscono i propri talenti e la propria creatività. Per questo ripeto spesso che c’è spazio per tutte e tutti, senza bisogno di competere o farsi le scarpe a vicenda, perché nessuna/o potrà mai fare qualcosa uguale ad un’altra/o. Ovviamente non sto parlando dell’usanza poco etica, scorretta e dannosa di emulare e copiare qualcun’altra/o, o dello spacciare per propri contenuti senza citare le fonti o dar merito alle/ai proprie/propri insegnanti, ma della reale ispirazione e fioritura dei propri doni e della propria missione dell’Anima. Ognuna/o deve trovare la propria dimensione personale di espressione, manifestazione e serenità. C'è chi sceglie di dedicarsi completamente a questa attività, facendone anche un lavoro in grado di dare sostentamento nella vita; c'è chi porta avanti il proprio lavoro "comune" e quello sacerdotale in parallelo e c'è chi invece cerca di unire le due cose, usando le proprie competenze professionali per portare la Dea nel mondo. Esistono Sacerdote-sse avvocat-esse, mediche/i, infermiere/i, consulenti finanziari, artiste/i, artigiane/i, cantanti, guaritrici/guaritori, oracoli, cerimonialiste/i, insegnanti, guide, mentori e così via. Togliti dalla mente un pacchettino già confezionato perché dovrai trovare il tuo modo unico e speciale.

7. Non voglio diventare una Sacerdotessa/ un Sacerdote, ma sono molto legata/o a Brigit, vorrei entrare a far parte dell'Alveare e approfondire la mia conoscenza della Dea, come posso fare?

Oltre al percorso di formazione sacerdotale triennale "La Via delle Melisse di Brigit-Beliama" l'Alveare offre anche un percorso annuale online "Camminando la Ruota di Brigit-Belisama"  e la possibilità di servire come Ape Scintilla, custodendo la Sua Fiamma, richiedendo a Chiara Bridea Malvestiti (trovi i suoi contatti nella sezione del blog "Chi siamo") il portacandela ufficiale, realizzato per noi da LunArt Feoh, che riceverai insieme alla Fiamma di Kildare e alla Fiamma di Brigit-Belisama. 

8. Cosa offrite?

Al di là delle competenze personali che ognuna e ognuno di noi ha acquisito nella vita, come Melisse/i e Sacerdote-sse di Brigit-Belisama offriamo: 
Cerimonie e riti di passaggio; 
Viaggi nell'Altromondo per reperire informazioni utili o recuperare pezzi di Anima; 
Guidiamo le persone in visualizzazioni nei mondi interiori, alla scoperta di Sé; 
Offriamo momenti di contemplazione e preghiera; 
Pratiche devozionali; 
Pratiche di connessione con Madre Terra; 
Purificazioni e benedizioni di persone, luoghi, oggetti, o animali; 
Mentoring spirituale; 
Rituali di magia verde per il benessere della persona;
Rituali di protezione e liberazione; 
Accompagnamento delle anime;
Accoglienza, cura e ascolto attivo;
Sessioni di Oracolo e Incarnazione della Dea, attraverso cui siamo canali per i messaggi della Dea;
Sessione di DivinAzione intuitiva ed evolutiva atta ad offrire messaggi, suggerimenti, spunti di riflessione e possibilità, per poter scegliere consapevolmente dove dirigere la propria vita; 
Guarigione energetica attraverso il Tocco Alchemico di Brigit-Belisama e il potere del Suo Sacro Fuoco e delle Acque del Pozzo;
Portiamo la Dea nel mondo attraverso l'Arte e l'Ispirazione poetica;
Gruppi di custodia della Fiamma;
Percorsi, seminari e laboratori;
Puoi leggere di noi e di ciò che offriamo cliccando qui 👉 Chi siamo
Troverai anche i nostri contatti personali ed essendo sparsi in tutta Italia, riuscirai a trovare chi è più vicina/o a te. 

9. Cos'è la Spiritualità della Dea?

La Spiritualità della Dea  nasce e si sviluppa all’interno del variegato Movimento internazionale della Dea, che sboccia intorno agli anni ‘60 del novecento, con la seconda ondata del femminismo,  e che abbraccia un vasto gruppo di fenomeni sociali e religiosi accomunati da una stessa visione del divino, che vede nella figura della Grande Madre, con le sue infinite sfumature, l’origine di tutto e il suo culto come il più antico dell’umanità.
Punti di riferimento di questo movimento sono filosofe, antropologhe, archeomitologhe, teologhe, sociologhe, studiose  ed ecofemministe come Mary Daly, Merlin Stone, Naomi Goldenberg, Carol Christ, Marija Gimbutas, Starhawk, Kathy Jones, Luciana Percovich, Momolina Marconi, Riane Eisler, ma anche uomini come Robert Graves e Uberto Pestalozza. Attualmente numerose università si stanno occupando del fenomeno e anche l’ambiente accademico si sta aprendo sempre di più alle evidenze archeologiche che ci parlano di un passato lontano molto diverso da quello che ci è stato narrato.
La Spiritualità della Dea non è una, ma molteplice, proprio come la Grande Madre, numerose sono le tradizioni nate al suo interno. 
La Spiritualità della Dea non è una religione, perché priva di dogmi e strutture rigide, condividiamo valori, etica e visione del mondo, ma non abbiamo regole a cui attenerci. La struttura di base a cui ci ispiriamo, non è quella piramidale, tipica della nostra società patriarcale, ma  è quella del cerchio (e della spirale), all’interno del quale non ci sono gerarchie o posizioni di superiorità, ci sono si, dei ruoli differenti, rispettati e riconosciuti, in base ai propri doni, alla propria vocazione, esperienza e formazione, ma ci si rapporta da pari e si onora la dignità e il valore dell’essere umano indipendentemente dal proprio ruolo.
La Spiritualità della Dea è una forma di eco-spiritualità, con componenti animistiche e sciamaniche. E’ una spiritualità attenta alle tematiche ambientali e alla relazione con la Natura, di cui siamo parte in un rapporto di interconnessione e di sacralità. Promuove il ritorno alla ciclicità e all’armonia con i ritmi personali e della Terra, recuperando una dimensione più umana e naturale dell’esistenza.
Promuovere i valori di cura, fiducia, cooperazione, armonia, equilibrio, inclusività, comunicazione non violenta, ascolto attivo e risoluzione pacifica dei conflitti. Ci ispiriamo ai matriarcati esistiti e ancora esistenti nel mondo, cercando di creare delle comunità più sane e sicure . Il matriarcato non è l’opposto del patriarcato. L’etimologia della parola ci parla della sua vera natura, deriva infatti dalla parola greca “arché”, che significa “ origine”, per cui il senso sarebbe “la madre all’origine”. Dunque  non indicherebbe una società centrata sul potere e la superiorità delle donne,  ma una società basata sul principio basilare che tutti e tutte proveniamo dalle madri, quindi le madri sono al centro e si prendono cura del clan, distribuendo le risorse in base alla necessità di ognuno e ognuna e prendendo le decisioni attraverso il metodo del consenso. Non si tratta quindi di un “potere su”, ma di un “potere condiviso”.

La Tradizione Brigidina dell'Alveare si inserisce in questo vasto calderone spirituale, ma ha dei punti di contatto anche con il neo-paganesimo e il neo-druidismo. 
Più in generale rientriamo in quella corrente interconfessionale, che potremmo chiamare Brigidismo, che accoglie tutte le persone, pagane, cristiane, o appartenenti ad altre tradizioni, accomunate dalla devozione, dall'amore e dalla fede nella Dea/Santa irlandese e che si impegnano a portare e custodire la Sua Luce e a curare una relazione intima e profonda con Lei, in quanto fonte di guarigione, ispirazione, trasformazione, protezione, rigenerazione, illuminazione, saggezza e nutrimento per l'Anima.

10. Chi è la Grande Madre?

La Grande Madre è il Grande Mistero, la Matrice Cosmica, la Fonte dell’Esistenza, Ella non esclude e non divide, ma ingloba e unisce, Lei è la matrice originaria, l'unità primigenia. Quello che è nel suo ventre cosmico, ossia tutto ciò che esiste, comprese le polarità, compresi il maschile, il femminile e il non binario che sta nel mezzo, può essere al contempo unito e disgiunto, come la figura del Tao, oppure dell’Infinito, o ancora lo stesso Triskell contenuto all’interno di un cerchio. Le energie, lungi dall'essere fisse o in conflitto, si mescolano e rimescolano in una danza estatica, fonte della Creazione, Distruzione e Rigenerazione, un processo ciclico di cui tutti e tutte siamo compartecipi, noi co-creiamo con Lei, noi siamo in Lei e Lei è in noi, Lei è sia la Creazione che il Creato. 
La Grande Madre, non è qualcosa che ha a che fare solo con le donne, ma con tutto ciò che esiste. In termini umani e metaforici, usando il pensiero analogico, il divino è Madre e Dea perché nel nostro mondo è la donna ad essere portatrice della vita nel suo grembo, ma la madre dà alla luce sia maschi che femmine (e tutte le sfumature intermedie), il suo utero è lo spazio sacro in cui avviene il processo alchemico di fusione tra l'ovulo femminile e lo spermatozoo maschile, il 2 che ritorna 1. Ma il grembo femminile è solo un simbolo che ci aiuta a comprendere il Suo Mistero e il processo di Nascita, Morte e Rigenerazione. E' bene ricordare che il potere creativo e le qualità che noi comunemente definiamo “materne” (cura, nutrimento, accoglienza, sostegno etc.) sono insite in ognuno e ognuna di noi indipendentemente dal genere o dalle preferenze sessuali.
La Grande Madre è Una eppure molteplice, perché come la Natura ha molti volti e innumerevoli nomi. Lei muta nello spazio-tempo con il mutare dei luoghi, dei popoli, della cultura e della nostra capacità di percepirla. Lei si mostra a noi nel modo più comprensibile possibile e noi la interpretiamo secondo i nostri filtri personali. La forma cambia, ma l’essenza resta invariata. 

11. Perché parlate così spesso di Santa Brigida d'Irlanda?

Il culto di Brigit al giorno d'oggi è molto diffuso ed è presente, per quanto ne sappiamo, in Europa, in America e in Australia.
La devozione per Brigit è grande e ha una natura complessa, spesso sincretica e interreligiosa.
Il suo sincretismo millenario con Santa Brigida d'Irlanda, ha permesso alla Dea di sopravvivere e giungere fino a noi, arricchendosi forse di nuovi tratti e sfumature, come sempre è accaduto nella storia dei popoli e delle divinità pagane, anche prima del Cristianesimo, basti pensare alla sua identificazione con Minerva e Giunone ad opera dei Romani. 
Santa Brigida d'Irlanda è un personaggio realmente esistito, la cui fama è stata però tramandata grazie a narrazioni leggendarie e simboliche, piuttosto che bibliografiche (puoi trovare una bellissima raccolta qui sul blog, nella sezione "Leggende di Santa Brigida d'Irlanda, a cura della nostra Sandra Prema), assumendo caratteri quasi divini e fondendosi con le caratteristiche della Dea di cui porta il nome, diventando un anello di congiunzione tra il mondo pagano celtico e il cristianesimo dei primi secoli. Per molte e molti infatti, non c'è differenza tra la Dea e la Santa, rappresentando quest'ultima la manifestazione terrena di un aspetto di Brigit, una sorta di Avatar della Dea. Secondo altre/i sarebbe stato il popolo irlandese, durante il periodo di conversione dell'Irlanda al Cristianesimo, a preservare la loro amata Dea coprendola con il manto della Santa, trasferendo credenze e riti dall'una all'altra.
Bisogna dire però, che non tutte e tutti condividono questo punto di vista, molti neopagani rifiutano categoricamente questa visione e va benissimo così, ma non si può ignorare o negare questo aspetto del suo culto, così vivo e presente ancora oggi. La fusione e confusione delle due figure ha creato dei ponti di pace e dialogo tra due mondi separati, proprio come fece Brigit sposando Bres e unendo così due fazioni in lotta. 
All'interno del nostro Alveare ci sono tante persone che si trovano a proprio agio a lavorare con Santa Brigida e che non percepiscono separazione, conflitto, incongruenza o incoerenza tra la Dea e la Santa, a questo si aggiunge il fatto che per comprendere la Dea, avendo pochi riferimenti storici o mitologici, è molto utile conoscere e analizzare le leggende della Santa cercando di individuare gli elementi pre-cristiani, che sono davvero tantissimi. Per questi motivi sul blog e anche nei nostri percorsi trovate tanti riferimenti a questa figura.

12. L'Alveare è una setta? 

Assolutamente no! Condividiamo valori, pratiche e una certa visione del mondo, siamo una famiglia di anime che si sostiene, ognuno ha la sua funzione, ma non c'è accentramento di potere e ognuna e ognuno viene invitata/o a fiorire, a crescere e splendere nel proprio personale modo e a manifestare i propri talenti e la propria Missione animica. Anche se io ho fondato l'Alveare e ho creato e insegno il percorso sacerdotale triennale, ciò non mi pone ad un livello più alto o privilegiato, non sono migliore di nessuno né sono illuminata o "arrivata", sono in cammino come tutte e tutti gli altri e in costante apprendimento.
Nell'Alveare non c'è una leader carismatico attorno a cui ruota tutto, non ha una struttura di potere piramidale, non viene chiesto a nessuno denaro (se non quello per i percorsi, o le offerte per le cerimonie), né di separarsi dal mondo, abbandonare la propria vita, il proprio lavoro e i propri cari per seguire chissà chi o chissà cosa, non vengono trasmessi dogmi o regole a cui sottostare, non viene minata o limitata la libertà di scelta e azione delle persone, non ci sono tentativi di manipolazione o di controllo sulla persona. Infine, ognuna e ognuno è libera/o di lasciare il gruppo o il percorso in qualsiasi momento, senza alcuna ripercussione psicologica.
Scegliere di seguire il percorso sacerdotale non significa cedere il proprio potere, o delegare all'insegnante la propria crescita ed evoluzione, o pretendere che siano altri a scegliere per noi, a guarirci, ad aggiustarci la vita o cose del genere. Il percorso sacerdotale è una via di responsabilità, impoteramento, integrità, auto-ascolto, auto-analisi, auto-coscienza, presa di consapevolezza ed espansione. Io come guida accompagno, sostengo, condivido la mia esperienza e gli strumenti che conosco e che funzionano per me, per permettere alla persona di camminare da sola, nel proprio modo e con i propri tempi, agevolando o facilitando il processo di esplorazione e crescita personale e spirituale. Il tutto sostenuto da una cerchia di persone che offre uno spazio sicuro e accogliente in cui potersi esprimere. La cerchia, in un percorso del genere, ha un po' la funzione di un calderone, contiene, tiene al sicuro e offre lo spazio e gli ingredienti per il processo di trasformazione ed evoluzione, che a volte può essere molto doloroso e difficile.

13. Perché il percorso sacerdotale non è in presenza?

Inizialmente la scelta è avvenuta semplicemente per una questione pratica, non avendo una sede fisica dove ospitare le persone ed essendo relegati in casa a causa della pandemia, ma in questi anni ho riflettuto a lungo su questo argomento. Conosco molto bene i vantaggi e la bellezza della pratica in presenza e in gruppo e comunque la consiglio sempre caldamente, ma in questo lasso di tempo ho imparato ad apprezzare anche l'utilità di Internet, che se usato nel modo migliore risulta uno strumento prezioso per annullare le distanze e raggiungere anche chi non può spostarsi. 
Il mio rapporto con Brigit è stato fin dall'inizio molto intenso e sono sempre stata mossa dal desiderio di condividere, di portarla nel mondo. Lei mi spinge a creare ponti, a creare possibilità e non ostacoli. Anche per questo, nonostante io abbia creato questo percorso, continuo a scrivere, a lasciarmi ispirare per offrire contenuti disponibili a tutte e tutti, qui sul blog, ma anche sui social, per permettere a chi vuole di avvicinarsi a Lei. 
Detto questo vien da sé che per me anche il tema dell'inclusività è fondamentale e non intendo inclusività riferita solo alla comunità LGBTQIA+ ma anche alle disabilità. E' stata mia cugina a farmi riflettere involontariamente su questo, lei è nata con la spina bifida e un giorno raccontandomi una sua esperienza mi sono detta: 
"Cavolo, ma se dovesse contattarmi una persona nella sua stessa situazione esprimendomi il desiderio di fare il percorso perché sente una grandissima vocazione, ma avesse difficoltà a muoversi, cosa farei? E' vero, fino ad ora non è mai successo, ma non voglio assolutamente ritrovarmi a dirle NO, NON PUOI perché dovresti venire qui tot. di volte, la sala non è attrezzata e cose così!" 
E allora è stato tutto chiaro e la mia scelta non poteva che tener conto anche di queste eventualità. 
Sono sempre stata convinta che non sono io a dover decidere chi merita o meno di intraprendere la via del sacerdozio, non è mio compito, io sono qui per reggere la torcia e guidare, senza giudizio di valore, conscia del fatto che ognuna/o ha il suo viaggio da fare e le sue sfide da affrontare. Con il tempo mi sono resa conto che è il percorso stesso ad effettuare una selezione, chi sente che questo sentiero non è adatto a sé di solito va via entro il primo anno e mezzo. Inoltre, ho fiducia nella Dea e so che è Brigit stessa a richiamare a sé le persone e a formare i gruppi di pratica, per motivi che io posso solo intuire in corso d'opera, ma mai cogliere a pieno, è Lei la Tessitrice ed è Lei a conoscere tutta la Tela. 
Per cui ho scelto di mantenere la formula online e mista (una parte in presenza e una parte online), che spero comunque di affiancare a quella in presenza quando sarà possibile, lasciando però sempre la possibilità a chi è fortemente motivata/o ed è spinta/o dalla Fiamma di Brigit a seguire questa Via anche se impossibilitata/o a muoversi per problematiche fisiche o di altro genere.
Non ci devono essere barriere per chi sente di voler servire la Dea. Gli unici requisiti necessari per iscriversi sono la sanità e l'equilibrio mentale, la vocazione autentica, la determinazione, l'impegno e la voglia di mettersi in gioco e di far parte di un gruppo che è casa e sostegno. Ogni cerchia che si forma è un po' una famiglia e in famiglia non si lascia indietro nessuno solo perché in difficoltà. Brigit insegna la compassione, l'amore, l'accoglienza, la generosità, l'umiltà, il rispetto e il prendersi cura.
Questo ben inteso è il mio pensiero e il mio sentire, che può non essere condiviso e possono essere fatte altre scelte, che sono comunque valide e basate su motivazioni differenti e va benissimo così, c'è spazio per tutte e tutti anche in questo caso, la varietà è una ricchezza. 

14. Esistono altri percorsi o Templi in Italia?

Al di là dell'Alveare italiano di Brigit-Belisama e dell'associazione culturale Kaíla Maatreís di cui fa parte, esistono tante realtà legate alla Spiritualità della Dea e non solo. Ma prima di proseguire vorrei ricordarti che se desideri formarti come Sacerdotessa di Avalon, esiste il percorso triennale offerto direttamente dal Goddess Temple di Glastonbury (UK) creato da Kathy Jones. Il Goddess Temple offre anche tante altre proposte formative e numerose sono le Sacerdotesse formatesi lì che a loro volta hanno creato trainings sacerdotali e Templi nel mondo. Ti lascio il link Goddess Temple Teachings
Per dovere di cronaca voglio farti presente che esistono anche altre Tradizioni Avaloniane, si tratta di collegi quasi esclusivamente femminili. Tra le più famose c'è quella del “Chalice Centre” fondata da Mara Freeman, una druidessa che vive in Galles, chalicecentre.net; l’Avalon Druid Order, www.avalondruidorder.org e la Sisterhood of Avalon, fondata da Jhenah Telyndru, che in Italia ha come punto di riferimento il sito Ynis Affalach Tuath, In Italia esiste anche un gruppo di studio prevalentemente femminile che si chiama I Meli di Avalon

Veniamo ora a noi. In Italia esistono diverse associazioni, Templi e offerte formative che ruotano intorno alla Spiritualità della Dea:

Tempio della Grande Dea di Roma, fondato da Maya Vassallo di Florio, che propone il percorso sacerdotale Sacerdotessa del Mare, Sacerdotessa di Afrodite e della Sessualità Sacra

Tempio della Grande Dea Serpente, a Conegliano (TV), fondato da Nicla dell'Edera e Morgana Marco Vettorel, che offre diverse proposte formative, tra cui un percorso sacerdotale di 3-4 anni, ed è dedicato alla Dea Serpente in generale e a Hekate e Athena nello specifico. La loro caratteristica principale è quella di fondere elementi di Spiritualità della Dea, Core-Shamanism e Stregoneria.

Tempio della Dea di Torino, fondato da Sarah Perini, che offre numerosi percorsi, tra cui quello sacerdotale dedicato a Diana. Il Tempio collabora con altre realtà e ospita anche i percorsi di altre insegnanti e Sacerdotesse italiane (Federica Carmana, Giusy Aportone, Sonia Desiderio, Federico Bottigliengo, Gessica Occhionero, Valentina Braghieri, Luciana Percovich etc.) e internazionali (Katinka Soetens, Marion Brigantia e Kathy Jones).

Tempio di Atlantide della Grande Dea del Mediterraneo Stella Maris, in Sardegna, fondato da Sonia Desiderio, che offre un percorso sacerdotale "Sacerdotessa Atlantidea della Dea Jana Stella Maris"

Tempio internazionale della Dea di Milano, fondato da Anna Travelling Priestess, che offre numerosi corsi e percorsi online e in presenza, tra cui il percorso biennale "Sacerdote-ssa della Dea sulla Ruota di Morgan Le Fay".

Tempio di Cerridwen, fondato da Sara Dissette.

Laura Ghianda offre diversi percorsi di Empowerment Femminile, Teasofia e Spiritualità radicata.

Il Focolare dell'Essere di Debora Augustoni, che offre tante proposte dedicate al Sacro Femminino.

Tempio della Madre Oscura di Firenze, fondato da Elena Tolomeo.

Giorgia Farano de Il Fuso della Strega, che offre online il percorso "Il Sentiero del Bosco d'Argento".

Tempio della Sibilla, fondato da Chandani Alesiani, che offre numerosi corsi e percorsi di sessualità sacra, spiritualità radicata, incarnazione del femminino selvaggio e tanto altro.

Il Sentiero delle Antiche Madri di Annalisa Motta, che offre numerosi corsi e percorsi di connessione con Madre Terra e di Erboristeria Ancestrale.

Danzando la Ruota dell'Inclusione e La Grotta del Cuore di Alessandra Prema De Salvo e Dario Macioci, che offrono incontri e corsi online di meditazione e contemplazione e percorsi sulla Spiritualità Inclusiva della Grande Madre.

Se invece sei interessata/o al Neo-druidismo, in Italia puoi iscriverti al corso online dell'OBOD Italia (Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi) e chiedere informazioni a Stefano Taran Alessi, fondatore del Clan del Nocciolo, oppure al Cerchio druidico italiano, fondato da Ossian D'Ambrosio, o infine puoi scegliere di rivolgerti al Collegio Druidico Nazionale

Se è la magia della Wicca mixata con elementi sciamanici ad interessarti, ti suggerisco la Tradizione del Tempio di Ara, fondata da Phyllis Curott, oppure la Tradizione Dianica-Faerie Faith, da pochissimo approdata in Italia, oppure ancora potrebbe interessarti la Spiritualità Dianica, che però è esclusivamente femminile e il punto di riferimento nel nostro paese è Cristina Pandolfo, che ha fondato l'organizzazione spirituale Domina Lunae. 
La Wicca in Italia è una religione neo-pagana in forte crescita e vanta la presenza di diverse Tradizioni, Gruppi, Associazioni e Coven, ma il punto di riferimento principale è di sicuro il Circolo dei Trivi, che ha sede presso il Tempio della Luna di Milano, ma conta numerosi membri e gruppi di studio sparsi su tutto il territorio italiano. Il mondo neo-pagano italiano è molto vasto e complesso e non è certo questo il contesto per esplorarlo né è mio compito farvi una lista di tutto ciò che esiste, anche perché non ne sarei capace, ma volevo lasciarti qualche indicazione per poterti orientare. 

Se invece ciò che ti chiama è un approccio più globale alla figura della Dea, posso suggerirti la Fellowship of Isis fondata da Olivia Robertson, che ormai vanta diversi esponenti anche in Italia, il sito di riferimento italiano è la Compagnia di Iside.

mercoledì 18 gennaio 2023

Brigit-Belisama, colei che scioglie i cuori


Brigit-Belisama che scioglie i cuori è a tutti gli effetti una manifestazione della Splendente Dea dagli occhi color smeraldo, un Suo Volto a tratti difficile da spiegare a parole. 

E’ stato un processo, la conoscenza di questo Volto inizialmente velato, martellante e difficile, ma lo sappiamo bene: ogni figlia/o di Brigit-Belisama sa bene quanto la Sua Volontà, quanto ciò che Lei vuole per noi riesce sempre a trovare la strada per giungere a destinazione! Lei fa sempre capire dove vuole arrivare e puoi porre tutte le tue resistenze e barriere perché fa paura lasciarsi andare a Lei privi di corazza, non sapendo verso quale porto ci dirigerà, non avendo con noi una bussola. Bendati davanti ad una via che non conosciamo ma verso la quale Lei ci spinge, insiste come l’onda più impetuosa del mare che affronta gli alti scogli e va oltre gli stessi per giungere alla riva; incessante come una freccia infuocata di determinazione e volontà di ferro che Lei scaglia, Lei stessa è quella freccia! Brigit-Belisama giunge al suo obiettivo, sempre. Puoi solo affidarti a Lei, conoscendo il punto di partenza di questo viaggio ma non la meta. Lei non si ferma fin quando ogni tua resistenza non può fare altro che crollare fino a far sì che tutto il tuo essere si apra alla Sua Volontà, una volontà che, a volte, può richiedere tempo affinché venga compresa, ma che quando sarà compresa e accettata, scoprirai certamente essere in accordo alla tua di volontà! 

Brigit-Belisama che scioglie i cuori è un aspetto assai forte e oserei dire complesso della Dea. Ad una prima riflessione più superficiale può sembrare sdolcinato, una pacifica e semplice passeggiata verso le Sue amorevoli braccia. In parte lo è, Brigit-Belisama è Madre amorevole che accoglie, abbraccia e conforta, facendoti scoprire l’amore più puro e l’estasi dello stare in Sua presenza, ma prima di arrivare a ciò bisogna attraversare un percorso fatto di spine e vento forte, fatto di tanta sofferenza, tanta distruzione, accettazione, liberazione.   

Per spiegarmi meglio ho pensato ad un’immagine, che probabilmente potrà essere più esplicativa delle mie parole, conservando tutta la magia e l’incanto di questo aspetto, ed ora proverò ad esporla. 

Immagina un Fuoco rosso e dorato che profuma di cannella, miele e arancio. Al di sopra di questo Fuoco c’è un cuore ghiacciato che si è cristallizzato nel tempo, a causa della sofferenza che tutte e tutti abbiamo vissuto, per via della slealtà di persone che hanno tradito la nostra fiducia, pilastri della nostra vita crollati come fossero di carta. Un cuore che si è indurito a causa del tradimento di persone che noi abbiamo amato, pensando fosse reciproco, un cuore di ghiaccio divenuto col tempo pietra; di questo cuore si vede soltanto il ghiaccio e la pietra ormai, non più il suo reale aspetto né si possono sentire i suoi battiti di vita. Questa immagine è significativa della prima parte di questo coraggioso e difficile viaggio. 

Presa questa consapevolezza del tuo cuore Brigit-Belisama che scioglie i cuori ti sfida: inizi a sentire come il Suo Fuoco inizi a sciogliere, goccia dopo goccia, il ghiaccio che ricopre il tuo cuore! E fa male. Perché rimuove tutti quegli infiniti strati di ghiaccio, inizialmente dando la sensazione di abbassare le proprie barriere, le proprie difese, quella corazza che ti difende da ogni cosa, anestetizzandoti, costruita con sangue e lacrime nere nel corso del tempo, costruita attraverso sogni che si infrangono dinanzi alla purezza di un cuore che sogna, fortificata ferita dopo ferita, stravolgimento dopo stravolgimento, sofferenza dopo sofferenza. 

Inizi a vivere e sentire la tua vulnerabilità perché il Suo Fuoco scioglie il ghiaccio, brucia e fa male. Goccia di ghiaccio dopo goccia, nel processo di scioglimento, riemergono situazioni, persone, eventi, situazioni che hanno indurito e ghiacciato il tuo cuore. Piangi e ti trovi nel buio della tua anima e niente riesci a vedere lì, ma a quel punto non puoi più tornare indietro, di conseguenza da questo momento inizi ad affidarti totalmente a Lei, ad osservare nel buio più totale la Sua Fiamma che è lì per illuminare la tua via e scaldarti, che è lì a deliziare il tuo udito con delicati ma al tempo stesso intensi sussurri. Questo Fuoco continua a scavare sempre più a fondo, finché ogni pezzetto di ghiaccio si è sciolto evaporando, uscendo fuori dal tuo corpo attraverso l’espirazione e le lacrime che scivolano come una carezza sul tuo viso. 

E poi arriva quel momento: quando il Suo Fuoco entra in contatto con il tuo cuore!  

Qui inizia il processo autentico della Forgia di Brigit-Belisama, in cui Lei martella il tuo cuore, il nudo e puro contatto tra il Suo Fuoco e il tuo cuore brucia e fa male ancora, per ovvie ragioni. Dentro il tuo cuore ci sono altri piccoli granelli di ghiaccio, residui che giacciono nella parte più interna, le ultime barriere e resistenze da bruciare e sciogliere. In questo momento inizi a sentirti completamente nudo/a di fronte a te stessa/o e a Lei, forse per la prima volta. 

Percepisci e senti, fin quasi a toccare, i movimenti delle Sue ondeggianti Fiamme, la danza del Suo Fuoco, ed anche, finalmente, i battiti del tuo cuore. 

Senti dentro qualcosa che acutamente si muove e cambia, e insieme a ciò l’autentico contatto con te stessa/o.  

Avviene perché in questa fase del processo, Brigit-Belisama che scioglie i cuori chiede di aprirti a Lei e a te stessa/o, di aprirti a quella che è la tua purezza. 

Ora percepisci letteralmente ogni cosa con una maggiore sensibilità ed intensità, ti emozionerai-come quando eri bambino-delle piccole cose: della pioggia che bagna e idrata la terra, dei fiori che sbocciano nella loro maestosa bellezza, del dolce canto degli uccelli, provi vera emozione per ogni singolo gesto d’amore e di purezza che compi o che ricevi come mai prima d’ora, sentendoti estremamente grato della meraviglia che ti circonda.  

Continua la trasformazione e quando il tuo cuore incomincia a sentire il Suo Divino Fuoco che lo accarezza e solletica sarà estasi. 

Lei solleticherà il tuo cuore donandoti il riso più genuino che tu abbia mai indossato, sentirai per la prima volta l’amore incondizionato e l’immensa accoglienza di Brigit-Belisama, il Suo dono di poter ricominciare di nuovo, come fossi rinata/o. Piangerai questa volta dolci lacrime quando ti troverai davanti all’immensa compassione che Lei ha avuto per te, lasciandoti cullare e avvolgere dalle Sue braccia. Verrai nutrita/o, coccolata/o, rigenerata/o dall’interno partendo dal tuo cuore, componente dopo componente. 

Il tuo cuore diverrà sempre più caldo e infuocato, il sangue che fluisce in tutto il tuo corpo sarà sempre più pregno di consapevolezza, vitalità, amore, leggerezza. Ogni battito del tuo cuore emanerà  la stessa Dea Brigit-Belisama e tutti i suoi valori: Amore, Compassione, Accoglienza, i suoi doni, insegnamenti, qualità.  

Questa è la splendida fase del Focolare, in cui ti ritroverai, ti riscoprirai come autentica e genuina, pura anima che si emoziona e gioisce, un’anima che ha ora ha ritrovato la sua capacità immaginifica e la sua fantasia, la sua creatività: come quando eri bambino.  

Lei ti farà sentire come quando, da piccola/o, ti immergevi nei tuoi giochi in cui la fantasia sgorgava abbondante e ti lasciavi trasportare in una realtà alternativa fatta di tutto ciò che amavi.  Riscoprirai la tua autentica natura ed essenza, che è pura, mentre Lei continuerà a nutrirti e donarti amore. 

Danzerai, canterai, scriverai poesie su ciò che ami e adori, su ciò che ti emoziona. Farai tanto altro in base alle tue inclinazioni e passioni finalmente ritrovate. Scommetto che tutte le persone posseggono questa natura infuocata, semplicemente molte non riescono a vederla e a riconoscerla, sono portate a credere nell’illusione del ghiaccio. 

Allora capirai realmente qual è la Natura e l’Essenza che Brigit-Belisama porta con Sé e che invita ad esperire ed espandere.  

In questo modo ti renderai conto di essere te stessa/o come non mai, vivrai sogni ad occhi aperti senza che il dubbio dell’illusione si insinui in te. 

E di nuovo rivivrai le Sue Fiamme: pian piano scorgerai sotto la facciata superficiale di ciò che credevi di essere prima ciò che realmente tu sei, comprenderai che quella vulnerabilità iniziale era soltanto illusoria, perché non c’è niente di vulnerabile nel vivere e nel mostrare la propria Essenza per quello che realmente è, anzi, è coraggioso e ti accorgerai così della forza che hai avuto e dimostrato a te stessa/o.  

Capirai che sì, è vero, la vita, le persone, le situazioni potranno continuare a ferirti: la vita spesso ci mette alla prova, spesso è dura! 

Ma nel cuore avrai una nuova sicurezza e consapevolezza indistruttibile, perché è venuta alla luce attraverso la Forgia di Brigit-Belisama e che è ormai un tutt’uno con Brigit-Belisama!  

Saprai per certo che il Fuoco trasformerà in oro ogni cosa vivrai, il cui fumo porterà via le componenti nocive che ostacolano la tua anima e il tuo essere, capirai che nessuna lama potrà più ferirti, niente e nessuno che oserà piantare una spada avvelenata nel tuo cuore potrà farti male, perché niente e nessuno può entrare nel Fuoco senza essere bruciato dallo stesso e trasformato in puro oro o in cenere che al primo vento volerà via. 

Nulla potrà più ferirti perché avrai appreso l’incanto e uno dei Misteri del Suo Fuoco: la trasformazione che tocca qualunque cosa possa penetrarlo o tentare di toccarlo. Saprai come trasformare il bene in oro prezioso e il male in cenere che vola via non prima che tu abbia visto e appreso in essa l’insegnamento che quella cenere portava con sé. 

Questa è Brigit-Belisama che scioglie i cuori: un Fuoco dorato che ti farà sentire l’amore più puro e l’estasi vera, che assolutamente puoi vivere e al tempo stesso Colei che ti insegna a trasformare in oro ciò che ti accresce e ti aiuta a star bene e ad evolverti, in cenere che il vento soffia via qualunque cosa sia invece nociva. Un Fuoco che racchiude in Sé le Tre principali Fiamme di Brigit-Belisama: in principio distruttivo e trasformativo, successivamente nutre il tuo cuore e lo guarisce, ti scalda come solo il Suo Focolare sa fare, ti fa sentire a casa, infine ti dona l’Ispirazione su chi realmente tu sei. 

Quando toccherai questa Essenza non potrai più farne a meno, così come non potrai non toccare con il tuo cuore dorato il cuore delle altre persone, desiderando offrire loro quanto più possibile per donargli la possibilità di vivere e sentire tutto l’incanto di Brigit-Belisama che scioglie i cuori, non è Pura Estasi? 

Mentre questa è una preghiera che è nata da questo scritto:

Brigit-Belisama che sciogli i cuori, 
Tu che trasformi il ghiaccio in caldo fuoco dorato, 
Tu che trasformi ciò che si è cristallizzato, bloccato, ciò che è statico,
in flusso vitale dinamico e in continuo scorrere.
Trasmutatrice del dolore in piacere, della sofferenza in gioia.
Ho visto la Tua Fiamma Dorata tra le Tue mani sotto al mio cuore e al ghiaccio che lo ricopriva,
 che lo appesantiva,
 goccia dopo goccia si è sciolto evaporando, svanendo. 
Solo allora ho sentito il diretto contatto tra il Tuo Fuoco e il mio Cuore ormai leggero. 
Solo dopo questo alchemico processo 
ho compreso ciò che signfica pronunciare il verbo incantato:
Cuore a Cuore, Fiamma a Fiamma. 
Perché il Tuo Fuoco ha toccato il mio Cuore, 
Il Tuo Cuore ha acceso la mia Fiamma. 
Brigit-Belisama, Splendente e Dorata Dea
 che sciogli i cuori,
A Te il mio amore, a Te la mia devozione.

🐝Marco Strix - Sacerdote in formazione sulla Via delle Melisse di Brigit-Belisama🐝

giovedì 5 gennaio 2023

Il tuo manto è la mia pelle


Quando le nude ossa,
della terra e del mio corpo,
sono avvolte dalla neve 
ed una fitta coltre di nebbia copre il cielo 
è la tua perpetua fiamma 
che continua a far battere
il mio cuore di bardo.
Anziana dei monti,
Dea della forgia,
Custode dei sacri pozzi,
Madre del focolare,
il tuo manto è la mia pelle
il tuo respiro è la mia muta.

🐝Matteo Isidoro Galli🐝
Sacerdote e Melisso del Focolare di Brigit-Belisama e della Cailleach in formazione

martedì 3 gennaio 2023

Madre Luminosa


Dolce Brigit, Madre Luminosa , 
Acqua dei  Cieli,
Madre delle Stelle,
Che ogni sussurro di vento
porti con sé il tuo respiro,
che benedica ogni essere vivente in cui palpita un cuore amorevole.

Benedici gli animali che volano nei cieli
che viaggiano sulla terra
che navigano i mari e i fiumi.

Guarisci le ferite e le loro paure
Aiuta l'Uomo a divenire loro alleato
Che  le paure  reciproche che ci distanziano, possano trasformarsi in Oro e Amore.

Da Te, 
Con Te,
In Te,
Per Te,
Sempre.

🐝Lara Forbicini Morgana La Fey🐝
Sacerdotessa e Melissa dell'Arpa di Brigit-Belisama in formazione

lunedì 2 gennaio 2023

Brigit delle Brume


Grande Madre dell'Inverno. 
Brigit delle Brume, 
Madre dell'Aria e dell'Ispirazione, 
Tu sei la nebbia mattutina che tutto avvolge, 
 il canto selvaggio dei corvi,
 la quiete che abbraccia gli alberi nudi,
 il freddo nelle nostre ossa,
il grembo oscuro nel quale silenti giacciamo in attesa di rinascere, 
l'abisso di silenzio sul fondo delle nostre anime. 
Madre Infinita, Brigit delle Brume, Mistero Celeste e Insondabile, 
Tu sei il Focolare che dimora nel nostro cuore,
da sempre e per sempre.

🐝Sandra Prema🐝
Sacerdotessa e Melissa del Pozzo di Brigit-Belisama in formazione