🔥Su questo blog troverai tante informazioni su Brigit-Belisama e sul percorso formativo proposto dall'Alveare, ma anche spunti di riflessione, ricette e pratiche per aiutarti a coltivare il tuo rapporto con la Dea.
🐝Ma perché la scelta delle Melisse e dell'Alveare in relazione a Brigit?
Iniziamo con il dire che Alma Nimue, la creatrice di questo percorso, è una Melissa dell’Order of Brighid’s Melissae di Glastonbury e Flamekeeper nel Cill Coirceog, quindi per lei è stato naturale scegliere di utilizzare questo titolo e di associare l’Ape e l’Alveare a Brigit. Ma, al di là di questo, il legame tra le api e Brigit è molto più stretto, anche se non abbiamo prove storiche di questo, se non il riferimento ad un giuramento delle suore di Kildare fatto a Santa Brigida, in cui promettevano di prendersi cura delle sue api, ma andando ad approfondire la simbologia dell’ape non si può non notare una connessione profonda tra la Dea e queste creature, che sembrano incarnare tutte le qualità principali di Brigit. Leggenda diffusa a Glastonbury vuole anche che Brigit possedesse un meleto con delle arnie nella Sacra Isola di Avalon e che le sue api avessero il compito di portare il nettare divino della Sapienza e dell'Ispirazione dall’Altromondo sulla Terra.
I celti, come i popoli mediterranei e molti altri, consideravano le api delle messaggere divine, collegate alla Terra d’Estate, le portatrici di ispirazione e del fuoco sacro, erano legate anche alla voce, al suono e all’eloquenza, ne avevano grande rispetto tanto che in Irlanda esistevano delle leggi severe che ne regolavano la sorveglianza. La parola gallese cwyraldd, che deriva dal termine cwyr, cera, significa “perfetto, compiuto” e anche il moderno gaelico céir-bheach, significa sia “cera d’ api” che “perfezione”. Il miele, inoltre, era un elemento importante nella preparazione del gwìn a bra-gawd, usato durante la festa di Imbolc, oltre a essere uno dei componenti di ciò che bolliva nell’Awen, il calderone d’ispirazione di Cerridwen, lo stesso Idromele era considerato la bevanda degli Dèi, liquore dell’immortalità. È interessante segnalare che ai piedi dei Pirenei francesi fu rinvenuta un iscrizione dedicata a un dio di nome Abellio-Abellion (in francese l’ape si dice abeille) divinità identificata con Apollo e Belenos, il consorte di Belisama. Detto questo, provate a farne esperienza, anche se non è un dato di fatto assodato da chissà quale fonte, ma quando si lavora con la Dea, la maggior parte delle informazioni ci arrivano tramite il Suo modo di comunicare, attraverso le Sue Fiamme e le api sono spesso presenti e il loro ronzio a volte precede la Sua Ispirazione, altre volte il flusso dell’Awen viene percepito proprio come un fiume di miele.
💗Benedizioni💗
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