1 DICEMBRE
🌟Inizia oggi il nostro calendario dell'avvento, un calendario che non è fatto di cioccolatini o oggetti, ma di essenza, silenzio e attesa fertile, di luce che cresce nel buio, di cura sottile verso se stessi. L'attesa è una delle cose più difficili da abitare nella vita moderna che ci chiede di correre e di consumare in fretta, di avere tutto e subito, ma è l'attesa a dare valore e sapore alle cose. L'attesa ci chiede di restare anche quando sembra che non stia accadendo nulla. Ci chiede di fidarci del tempo che serve perché qualcosa possa nascere, anche se ancora non si vede.
❄️Per questo primo giorno vi chiedo di trovare uno spazio nella vostra casa, o di crearne uno, dove potervi fermare ogni giorno. Un luogo che separi dal resto, anche solo simbolicamente, che vi faccia sentire protette/i, che custodisca, come un focolare energetico.
🕯️In questo spazio, accendete una candela. È un gesto semplice ma potente, perché parla all'anima. Essa rappresenta il sussurro della Fiamma, il primo rintocco di Luce.
Portate la candela al petto, osservate la sua luce, sentite il suo calore. E sussurrate:
✨"Nel grembo dell'inverno io chiamo la prima Fiamma. Brigit, Luce che inizia, posa il tuo rintocco sul mio cuore addormentato."
🔥Respirate tre volte e lasciate che il silenzio si apra come una porta. Domandatevi:
"So aspettare?”
“Cosa faccio quando non ho niente da fare?”
“Mi fido del tempo che serve?"
"Cosa sto aspettando?"
"Cosa voglio che nasca nella mia vita?"
Durante la giornata create una candela o una lanterna speciale e mettetela in casa, davanti all'ingresso o nella stanza più vissuta, come invito per la Luce ad entrare.
2 DICEMBRE
Oggi per il secondo giorno di avvento, vi invito nel vostro Focolare, quello spazio sicuro, caldo e accogliente in cui poter rifugiarsi e tornare liberamente bambine/i.
Prendetevi del tempo per pulire e purificare il vostro Focolare fisico o energetico. Se non lo avete già, fermatevi e ascoltate la vostra casa, dove si trova il cuore pulsante della vostra abitazione?
È una sensazione interiore che percepirete a livello viscerale.
Purificate con acqua e sale, aspergendola con un mazzetto di erbe aromatiche (salvia, rosmarino e lavanda o timo). Accendete la vostra candela e dite:
"Questa è la mia dimora, che la pace della Dea cammini tra le sue stanze"
Lasciate che la casa vi risponda con un respiro.
✨C'è una gioia sottile che appartiene solo a questo periodo dell'anno, una gioia che ha il sapore dell'infanzia. È la gioia di aspettare qualcosa che deve ancora arrivare e che desideriamo, di sentire che ogni giorno ti avvicina un po' di più a quel momento speciale, di contare i giorni e non vedere l’ora che arrivi.
C’è una qualità giocosa in questa attesa, che la rende leggera, piacevole. Da bambine/i era un tempo magico in cui ogni giorno portava una piccola sorpresa. Dietro tutto questo c'era qualcosa di più profondo e prezioso: era la capacità di meravigliarci, di vivere il presente con leggerezza, che ci permetteva di sperimentare la gioia. Quella era l’attitudine di colei/colui che non cerca risultati, che non ha fretta di arrivare, che sa godersi il viaggio.
Quel bambino o quella bambina è ancora dentro di noi, sotto strati di severità, doveri, obblighi, pressioni, responsabilità. È la parte di noi che sa ancora stupirsi per le piccole cose, che non ha bisogno di capire tutto, che può semplicemente lasciarsi attraversare dalla meraviglia senza doverla giustificare come produttiva. L'Avvento è anche un invito a ritrovare quella semplicità. A ricordarci che prima di essere adulti efficienti e responsabili, siamo stati bambini che sapevano giocare, immaginare, sognare. E che forse, ogni tanto, possiamo ancora concederci di esserlo.
🌟Oggi vi invito a fare qualcosa che fareste solo per il gusto di farlo, come quando eravate piccole/i. Sta a voi scegliere cosa. L'importante è che sia un gesto, o un'attività, che vi faccia sorridere, che vi riporti a quella leggerezza che forse avete dimenticato.
🕯️Di fronte alla vostra candela accesa domandatevi:
"Quando ho smesso di stupirmi?"
"Cosa mi restituirebbe quella meraviglia semplice che avevo da bambina/o?"
Lasciate che queste domande vi accompagnino oggi.
3 DICEMBRE
Ieri abbiamo parlato del nostro spirito fanciullo, oggi vorrei porre l'attenzione su un altro aspetto importante che ha a che fare con la leggerezza dei bambini, ossia esistere senza definizioni. Abbiamo imparato a costruire la nostra identità, "sono questo...sono quello", a indossare maschere per adattarci alla società, maschere e ruoli che spesso diventano un peso e una condanna.
❄️Il Tempo del Sogno invernale è anche il momento della spogliazione, del ritorno all'essenza, è un'occasione per alleggerire. I bambini, se crescono in un ambiente sano, amorevole e sicuro, non hanno bisogno di "diventare" qualcuno per avere senso. Sono già senso, pura presenza, puro respiro. Si muovono tra le emozioni con naturalezza, cambiano forma con il variare dei giorni, sanno chi sono pur senza aver bisogno di definizioni. Questa libertà, noi adulti, l’abbiamo dimenticata.
🕯️Quindi oggi accendiamo la nostra candela e prendiamoci del tempo per riflettere:
- Chi sono quando nessuno mi sta guardando?
- Quando non devo essere niente per nessuno?
- Chi sono quando mi concedo di esistere, stare, così come sono?
- Cosa resta di me quando tolgo tutti i ruoli?
Poi scrivete su un foglietto 3 ruoli, o aggettivi, che vi pesano e leggeteli ad alta voce. Bruciate il foglio e lasciateli andare. Prendetevi del tempo per sentire la leggerezza e per oggi semplicemente siate.
🍯Prendete poi un po' di miele mescolato con olio essenziale di arancio dolce e scaldatene una goccia tra le mani umide, tenetele all'altezza del cuore e respirate e dite:
"Queste sono mani di miele. Mani che curano e proteggono. Nel nome di Brigit qualsiasi cosa io tocchi, possa portare dolcezza."
Sciogliete poi qualche cucchiaio di miele e olio di arancio nell'acqua della vasca da bagno o in un secchio che userete in doccia e concedetevi un momento di dolcezza a fine giornata.

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