Qualche giorno fa mi sono state poste queste domande e mi sono resa conto che richiedevano una risposta un po' più lunga di un semplice "Fa questo..." per cui ho deciso di scrivere questo post.
Inizierei con il dire che se rivolgeste queste domande a persone diverse otterreste probabilmente risposte diverse, questo perché la Sacerdotessa e il Sacerdote della Dea non si muovono in un contesto di regole o pratiche rigide.
Premesso questo, cercherò di spiegare il mio punto di vista.
La Sacerdotessa o il Sacerdote ha come compito principale quello di sacralizzare la materia, di portare cioè lo Spirito nel Mondo, in questa ottica lei/lui vive nel Mondo e cammina la vita come qualsiasi altra persona. Nel quotidiano una Sacerdotessa o un Sacerdote compie le stesse azioni di un'altra persona, lava i piatti, fa lavatrici, pulisce casa, va a lavoro, incontra persone, fa la spesa, cucina, si occupa dei propri animali domestici e dei propri figli, studia, legge, va al cinema, guarda serie tv etc. ma ciò che fa la differenza è lo stato mentale ed energetico con cui si muove nel Mondo. Una Sacerdotessa o un Sacerdote della Dea è consapevole del proprio impatto sulla vita degli altri e dell'ambiente, è responsabile di sé stessa/o e porta attenzione ai propri pensieri, parole e azioni; sa che il suo pensiero modella la sua realtà e si impegna a essere cosciente, presente e centrata/o. Come tutte le persone affronta sfide, paure, dolori e perdite, ma sa che tutto ciò fa parte della vita, del suo modo di mantenere l'equilibrio e del processo di evoluzione dell'anima. Si dedica quindi a lavorare costantemente sulle proprie Ombre, non fugge dalle emozioni difficili, ma resta nel flusso e nell'ascolto, per elaborare ciò che sta vivendo, consapevole che fa parte tutto di un ciclo. Non siamo perfette/i, né arrivate/i, siamo umane/i e per questo fallaci, ma facciamo del nostro meglio per camminare le nostre parole, con autenticità, nella nostra verità, chiedendo scusa e cercando di rimediare quando necessario, senza crogiolarci nei sensi di colpa e nell'autoflagellazione. Sappiamo che le cadute e gli errori sono normali ed essenziali per la crescita e l'apprendimento, quindi accogliamo questi momenti come dei doni, anche se difficili, come delle occasioni per migliorarci e aggiustare il tiro.
Ogni Sacerdotessa o Sacerdote poi porta la Dea nel proprio modo personale. In linea generale cerchiamo di dare l'esempio e di aiutare le persone a fare esperienza diretta della Dea, ma c'è poi chi La manifesta attraverso i propri doni e talenti. Ci sono Sacerdotesse/Sacerdoti che hanno il dono e la vocazione della guarigione; altre/i che preferiscono offrire cerimonie e riti di passaggio, creando esperienze di gruppo; altre ancora che insegnano e condividono saperi e conoscenze. C'è chi trasmette l'energia della Dea attraverso l'Arte, creando bellezza, armonia ed espansione del cuore attraverso l'immagine, la scrittura, il suono, il movimento e la creazione manuale. C'è poi chi sente il fuoco impetuoso della Leonessa dentro di sé e sceglie di agire attivamente con coraggio per difendere cause che parlano di equità, rispetto, diritti, ambiente, pace e cura reciproca. Non esiste un modo più giusto dell'altro, ognuna/o segue la propria predisposizione naturale diffondendo a proprio modo i valori e l'energia della Dea.
Veniamo ora alla domanda sulla routine. Anche qui, ogni Sacerdotessa o Sacerdote costruisce la propria routine quotidiana scegliendo pratiche che le/gli sono più consone. Elaborare una routine personale è molto importante, perché ci permette di essere nel presente, di mantenere la mente chiara, l'energia pulita, l'attenzione focalizzata sulla nostra anima e sulla connessione con la Dea, ma anche di iniziare e concludere bene la giornata, conservando equilibrio e centratura durante le ore diurne.
Possiamo dire che una routine efficace deve essere prima di tutto un momento piacevole di ascolto e comunione con noi stesse/i e con la Dea, non una forzatura o un sacrificio, per questo deve essere semplice, sostenibile nel tempo e coerente con i propri ritmi personali.
E' essenziale per tutte e tutti riuscire a ritagliarsi durante il giorno dei momenti di calma, per nutrire la nostra anima, il nostro fuoco vitale e la nostra pace interiore e lo è ancora di più per chi ha scelto un cammino sacerdotale o spirituale di altra natura. La vita nella nostra società è estremamente frenetica, stressante e distraente, per cui questi momenti sono preziosissimi.
Non posso quindi parlare per tutte e tutti, ma posso condividere con voi la mia routine personale.
Al mattino mi sveglio tra le 6:30 e le 7:00 con dolcezza.
Vi suggerisco di usare una sveglia analogica se ne avete bisogno, in questo modo il telefono resterà spento tutta la notte e fino alla fine delle vostre pratiche mattutine. Vi assicuro che ne guadagnerete in benessere mentale e migliorerà anche la vostra qualità del sonno. Per lo stesso motivo evitate di tenere il telefono in carica durante la notte nella camera da letto e spegnete televisione e telefono almeno un'ora prima di andare a dormire.
Una volta alzata vado in bagno, lavo il viso e i denti e bevo un bicchiere di acqua tiepida. Se ho a disposizione dei limoni freschi del nostro albero aggiungo anche un po' del succo e se posso esco fuori e saluto il Sole che sorge respirando profondamente.
Fatto questo svolgo i 5 Riti Tibetani. Si tratta di 5 posizioni Yoga piuttosto semplici, ma potenti, che riattivano e riallineano i chakra, aumentano l'energia, la concentrazione e la flessibilità e portano equilibrio. Alcune volte, soprattutto quando ho più tempo, aggiungo anche qualche altra posizione. Finito questo mi dedico alla respirazione a narici alternate per qualche minuto e alla meditazione, durante la quale spesso pratico un auto-trattamento Reiki. A seguire recito la preghiera del rosario brigidino che abbiamo elaborato nell'Alveare, grazie alla nostra Sandra, e svolgo la visualizzazione dei tre Fuochi di Brigit.
Terminate le mie pratiche faccio colazione e via verso la nuova giornata.
La sera invece, dopo aver cenato, letto un libro o visto un film, prima di andare a dormire mi lavo e contemporaneamente pratico una purificazione semplice con l'acqua e mi dedico nuovamente alla meditazione e alla preghiera. In questa fase della mia vita sto lavorando con la Fiamma Viola di Kwan Yin e con l'energia della Rosa che lavora sul Cuore, per cui recito il suo mantra e mi lascio inondare dalla Sua energia di compassione, amore e pace. Dopodiché svolgo la pratica della gratitudine e sono pronta per andare a dormire.
Le mie pratiche serali variano in base a ciò di cui sento il bisogno e una volta a settimana parto per un Immram, un Viaggio nell'Altromondo, per incontrare le mie Guide e i miei Maestri Spirituali.
A inizio settimana, la sera, di solito estraggo un oracolo che mi sia da guida per i giorni a venire.
Queste sono le pratiche che rientrano nella mia routine quotidiana, spero possano esservi d'ispirazione.
Con affetto
Alma Nimue
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