venerdì 14 gennaio 2022

Il Cigno

Original Art: Wendy Andrew

Iniziamo oggi con la Rubrica degli Animali Sacri legati a Brigit in varie tradizioni, partendo da quello con cui forse è più spesso associata, il CIGNO.
Nella Ruota di Brigid ad Avalon , il Cigno è associato alla Madre dell’Aria, a NORD in prossimità del Solstizio d’Inverno, YULE con l’archetipo della Cailleach, la Donna Osso.
Nella Ruota delle Melisse di Brigit in Italia, lo troviamo a NORD-EST fra Aria e Fuoco, come totem di Bridie, la candida Fanciulla di Imbolc, la nostra bambina interiore che porta la scintilla che precede la fiamma, che illumina l’oscurità dell’Inverno agli sgoccioli con la promessa della Primavera.
Da sempre il Cigno è un simbolo di Purezza, Fedeltà, di Innocenza, Grazia, Bellezza, Arte.
Nelle fiabe il Cigno è spesso una rappresentazione di una principessa o di una fata che, a causa di un sortilegio o di un incantesimo ha preso questa forma per avvicinarsi all'eroe della storia, chiaro richiamo alla simbologia alchemica: esso è l'uccello che ricorre più frequentemente nei testi mitologici celtici, creatura essenzialmente celeste, è la forma assunta dalla maggior parte degli esseri dell'altro mondo che, per una ragione o per l'altra, penetrano nel mondo terrestre.
E’ un messaggero e guardiano fra i mondi e spesso nelle visualizzazioni accompagna l’arrivo di Bridie, spesso in volo sulla sua schiena sinuosa.
Famoso è il suo Canto, che raggiunge la massima bellezza pochi istanti prima della sua morte, mentre in vita il suo verso non è fra i più piacevoli fra gli uccelli.
L’espressione “Canto del Cigno” è un modo di dire usato per riferirsi all'ultima espressione degna di nota di una carriera, professionale o artistica, prossima al termine; può essere indicata in tal modo anche un'opera di valore particolare che, implicitamente, riveli un inaspettato quanto inequivocabile addio alle scene. E’ considerata una delle specie del Regno Animale più fedele.
Se per qualsiasi motivo infatti dovesse perdere il proprio o la propria partner, stenta davvero a rifarsi una vita di coppia con un altro esemplare. Il forte attaccamento che il cigno dimostra è stato considerato uno degli esempi di monogamia più eclatanti e, da un punto di vista ‘tecnico’ ed emotivo, uno dei migliori che si possano trovare in tutto il regno animale, essere umano incluso.
Interessante anche il collegamento che lega Brigit con la prima delle tre grandi dee dell'induismo con cui è spesso paragonata: Sarasvatī, venerata sin dall'epoca vedica come dea della conoscenza e delle arti, della letteratura, musica, pittura e poesia, ma anche della verità, del perdono, delle guarigioni e delle nascite.
Il suo veicolo, un Cigno Bianco, simboleggia il discernimento tra bene e male e tra l'eterno e l'effimero: si dice che se gli si offre una mistura di acqua e latte egli riesca a bere solo il latte.

E’ interessante per coloro che sono su un percorso spirituale, approfondire non solo gli animali sacri della Deità con cui si sentono più connessi, ma anche i propri Spiriti Guida, Totem e Animali di Potere portatori di innumerevoli messaggi per noi.

Chiara Bridea

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