Anche se dentro di te senti risuonare ciò che hai letto riguardo al percorso del-la Sacerdote-ssa e desideri incamminarti sul Sentiero, potrebbero sopraggiungere dei problemi che inizialmente possono sembrare impedimenti e che potrebbero ripresentarsi anche durante il percorso. Si tratta di blocchi e paure che sono piuttosto comuni e voglio che tu sappia che è normale e che puoi parlarne con me. Di seguito ti parlo delle più frequenti:
Paura di fare un passo fuori dalla zona di comfort verso l’ignoto. Quasi tutte/i all’inizio provano insicurezza e paura nell’accettare la propria Chiamata e nel dire SI, perché questo comporta il mettersi in gioco, il diventare visibile, il dover affrontare le proprie ombre per guarire e il mostrare al mondo la propria natura autentica. Potrebbero affiorare ferite e ricordi dolorosi, ci si preoccupa del pensiero degli altri, della comunità e della famiglia. Ma tutto questo verrà affrontato durante il percorso con il sostegno del cerchio, in Sorellanza e Fratellanza, in modo da aiutarti a superare gli ostacoli e ad entrare nel tuo potere. Ci vuole solo un pizzico di follia e coraggio per fare quel passo e iniziare a camminare.
Una volta che le persone si impegnano a percorrere il Sentiero, spesso emergono le peggiori paure e i peggiori blocchi. Ciò succede perché questi lati di noi vengono spinti in superficie per essere riconosciuti, affrontati, accettati e guariti. Possono manifestarsi come un malessere fisico, come dubbi riguardo alla propria scelta, come problemi relazionali, o come ostacoli che sembrano esterni. Tutto questo è naturale e prevedibile che accada, è una sfida che ti permette di fare il passo successivo sul Sentiero Spirituale e non è quindi segno di errore o di impedimento, è un’occasione di crescita per guarire e superare vecchi schemi per qualcosa di meglio, si tratta di un’iniziazione personale.
Altro dubbio che sorge di frequente è la paura di non saper fare, di non essere capace o in grado di svolgere il ruolo di Sacerdote-ssa, di comunicare con la Dea e trasmettere Saggezza ed Energia divina. Dubitare delle proprie capacità e doti naturali è molto comune e deriva quasi sempre dalla nostra paura di splendere nel mondo o da certe credenze fantastiche o limitanti. Tutto ciò nasconde in realtà il desiderio profondo di accedere al flusso divino e ci mostra quanto sia importante impegnarci nella pratica, questo perché certi dubbi e paure possono essere affrontati e smantellati solo attraverso l’esperienza e il ripristino del nostro stato naturale che è quello di connessione con la Dea e la Creazione, ecco perché utilizziamo spesso i termini “reclamare” e “rimembrare” piuttosto che “diventare”. Reclamo e rimembro me stessa/o, il mio potere, i miei doni, le mie capacità, il ruolo di Strega, Sacerdote-ssa e Oracolo e la Dea stessa nel mondo.
Durante il cammino, soprattutto se si lavora in cerchio o a contatto con la comunità, potrebbero venire alla luce numerose altre ferite che vanno viste e guarite, sono le ferite inferte dalla società patriarcale in cui viviamo e da millenni di oppressione della nostra natura autentica, saggia e selvaggia, ferite che vanno a sommarsi al vissuto personale e ad eventuali traumi e dolori individuali. Sono ombre che nel gruppo possono creare attrito e tensione, ma che vanno espresse ed elaborate con l'aiuto e il sostegno della cerchia ed è in questo che risulta essenziale il lavoro di gruppo, ognuna/o fa da specchio all'altro/a, mentre tutti/e contengono e sostengono il processo in uno spazio intimo, protetto e sicuro, dove non vi deve essere giudizio o condanna. Di seguito alcune delle ferite più comuni che emergono nei cerchi:
- Ferita di separazione dalla Madre
- Ferita legata al ricordo dei roghi (paura di mostrarsi e di splendere)
- Ferite della Sorellanza e della Fratellanza (competizione, incomprensione, sfiducia, giudizio, tradimento, cattiva comunicazione, manipolazione, difficoltà ad esprimere ciò che si sente e si desidera davvero, difficoltà a mettere sani confini, ad esprimere SI e NO autentici, difficoltà a sostenersi e ad allearsi, aspettative, accettazione, paura di ferire l'altro, rabbia e lotta tra generi, difficoltà a chiedere aiuto, violenza verbale e psicologica, intolleranza, mancanza di empatia, presunzione, bisogno di catalizzare l'attenzione su di sé ecc...Tutte cose in sostanza che hanno a che fare con il modo di relazionarci con le/gli altre/e e di conseguenza con il mondo)
- Ferita della visibilità
- Ferita dell'abbandono
- Ferita del rifiuto
- Ferita da umiliazione
- Ferita da tradimento e da ingiustizia che sono spesso collegate alla ferita della sorellanza/fratellanza.
- Ferita del contatto e dell'intimità (paura di aprirsi, di esporsi, di fidarsi e affidarsi, di giocare e sperimentare, difficoltà nella resa, nel lasciarsi andare)
- Ferite specifiche del femminile
- Ferite specifiche del maschile
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