giovedì 8 maggio 2025

Conferenza su Brigit a OLOS BenEssere - 28 maggio 2023 Benevento

Il 28 maggio 2023 durante la giornata di OLOS BenEssere ho avuto l'onore e il piacere di parlare per la prima volta in una conferenza della Spiritualità della Dea, di Brigit, dell'Alveare e della tecnica di guarigione energetica che ho sviluppato il "Tocco Alchemico di Brigit-Belisama". L'emozione, che era amplificata anche dal poterne parlare nella mia terra, dove tutto questo è ancora qualcosa di estraneo e nuovo, visto con molta diffidenza, anche se il contesto in cui è avvenuto è stato sereno e rassicurante, in alcuni momenti mi ha fatta inciampare in qualche parola, ma credo che il messaggio sia arrivato comunque in modo chiaro. 
Ho cercato di fare del mio meglio e per me è stato un momento molto importante, mai avrei pensato qualche anno fa di essere in grado di fare una cosa del genere senza farmi prendere dal panico e dall'istinto di fuga. Quando ero più giovane ero molto insicura e avevo una grandissima paura di espormi, di parlare in pubblico, di leggere ad alta voce di fronte ad altre persone e invece ora è esattamente ciò che faccio e devo dire anche con inaspettata naturalezza. Questo mi rende fiera di me. 
Fino a poco tempo fa, anche guardarmi così appesantita e mostrarmi in un contesto pubblico, con un corpo che non è più quello di una volta e che porta in quella "abbondanza" di forme e morbidezze tutti i travagli (ma anche le fioriture) degli ultimi 10 anni, mi avrebbe fatta vergognare, mi avrebbe fatta sentire piccola, a disagio e sotto giudizio, invece ora mi guardo e nonostante tutto mi piaccio e mi voglio bene e non mi preoccupo più di come possono vedermi gli altri, anche perché so solo io cosa c'è dietro e dentro il mio corpo.
Grazie a chi ha organizzato questo evento bellissimo che mi auguro possa crescere sempre di più e contribuire al cambiamento in questa nostra terra ferita. 
Un grazie speciale va a Michela Ottobre, amica, sorella e compagna di viaggio da tanti anni, anche se gli impegni e le strade della vita ci hanno un po' allontanate, ma l'affetto, la stima e il sostegno reciproco restano invariati ed è bello quando riusciamo a condividere dei momenti così, come ai vecchi tempi, anche se noi siamo cambiate. ❤












Il Salotto dell'Anima

Da luglio 2024 abbiamo iniziato a proporre una rubrica sul canale YouTube de Il Calderone della Dea della nostra Lara Morgana La Fay, dal titolo Il Salotto dell'Anima. Durante le nostre serate live, chiacchieriamo di tematiche legate al sacro, alla spiritualità, all'olismo e alla magia e ospitiamo persone interessanti e in linea con noi. Se vuoi seguirci ti aspettiamo sul canale 👉Il Calderone della Dea

Puoi trovare tutte le puntate nella playlist che trovi a questo link 👉 Il Salotto dell'Anima

Abbiamo fatto alcune live anche sui percorsi dell'Alveare, le puoi trovare in questa playlist Percorsi dell'Alveare

Workshop "Brigit l'Eccelsa, la Forza della Vita" a Conegliano - 9 Marzo 2025

 ✨Bellissimo weekend a Conegliano, presso il Tempio della Grande Dea Serpente - Hekate e Athena 
Sono state giornate serene e intense. È stata una gioia riabbracciare vecchie amicizie e passare dei momenti di piacevole condivisione e risate. 
Sono felicissima di aver portato un workshop su Brigit finalmente in presenza, era qualcosa che mi mancava.
Grazie a chi ha partecipato affidandosi a me 🙏❤️
Grazie di cuore a Morgana Marco Vettorel  e Nicla Dell'Edera per l'invito e la grande ospitalità. Il Tempio della Grande Dea Serpente è un luogo sacro di potere, pace e rigenerazione, avete creato e state nutrendo qualcosa di speciale.
Grazie Sara, Ele e Cinzia per i vostri sorrisi e abbracci. 
Speriamo di rifarlo presto ❤️ Continuiamo a tessere rete. ✨





Chi serve il Graal?

Arte di Katie Lloyd

Le api, il Re e la Regina dimenticata.

Nel cuore pulsante dell’alveare si cela un mistero che l’uomo ha dimenticato. Un segreto antico come la vita: la possibilità della trasformazione, della sovranità ritrovata, del servizio sacro.
Quando la Regina dell’alveare muore, tutto sembra crollare.
La colonia, privata della sua guida, è destinata a dissolversi.
Ma proprio nel momento più oscuro, le api compiono un gesto che sfida la logica:
scelgono alcune larve qualsiasi – creature comuni, prive di segni esteriori – e decidono di trasformarle in regine.
Come? Attraverso il dono della pappa reale, un alimento sottile e prodigioso che cambia il destino.
Non è la genetica a fare la regina.
È la nutrizione sacra.
Non è il sangue, ma il nutrimento spirituale che trasforma l’umile in sovrano.
È la forza creatrice femminile, l’intelligenza invisibile della natura, che eleva l’ordinario al grado più alto.
Così, ciò che vale per le api, vale anche per l’uomo.
Anche l’uomo nasce spesso dimentico del suo regno.
Cresce come larva nel mondo del fare, destinato alla fatica e all’oblio.
Ma in ogni crisi — proprio quando tutto sembra perduto — può accadere il miracolo:
una nutrizione nuova arriva, invisibile ma reale.
Un incontro, un segno, una voce, una verità dimenticata.
È la pappa reale dell’anima, che altri chiamano Spirito Santo.
E attenzione:
lo Spirito non è un concetto astratto, ma una Presenza viva, un principio creativo, generativo, profondamente femminile.
È il grembo del Graal, il contenitore sacro della Luce.
Ecco allora che il parallelismo si fa chiaro:
la pappa reale delle api è il simbolo del Graal.
Chi la riceve, non domina, non possiede, non conquista: serve.
E così torniamo alla domanda più misteriosa della letteratura sacra:
Chi serve il Graal?
Non il più forte, non il più puro, non il prescelto:
il Re del Graal è colui che serve il Graal.
La regalità più alta non è potere, ma servizio alla Fonte.
È mettersi a disposizione del Mistero, accogliere il soffio del Femminino Sacro, farsi strumento del divino nel mondo.
È lì che l’uomo ridiventa Re.
È lì che la donna ridiventa Regina.
Non perché siedono su un trono, ma perché riconoscono il Graal in sé e scelgono di nutrire e custodire ciò che è sacro.
La verità è questa:
non esiste nascita regale che non passi attraverso la morte dell’ego, la crisi della forma, e il dono ricevuto nel silenzio.
E tu?
Stai ricevendo la tua pappa reale?
Stai servendo il tuo Graal?
Oppure sei ancora in attesa di ricordare chi sei?
Solo chi accetta di servire ciò che è più grande di sé, diventa davvero Sovrano.
Così è!

(Mikhael Germain Di Mattia)

mercoledì 11 dicembre 2024

Crea il Ceppo di Yule



Una delle tradizioni solstiziali più belle, ancora una volte legate al fuoco e alla luce, è quella del Ceppo di Natale/Yule, lo Yule Log, da cui deriverebbe l'usanza di preparare il dolce Tronchetto di Natale durante le feste. Il primo documento che parla di questa tradizione risale al 1184 e proviene dalla Germania, da cui probabilmente si è diffusa poi nelle Fiandre, in Svizzera, Francia, nelle zone alpine dell'Italia Settentrionale e in Inghilterra, dove ne troviamo menzione intorno al 1620-1630. Si trovano tracce di questa tradizione anche in Toscana e in Emilia. Qualche giorno prima del Solstizio veniva scelto un ceppo di quercia piuttosto grosso, in grado di ardere per giorni, ben asciutto e secco, veniva decorato con pigne, aghi di pino e posizionato nel camino la notte del Solstizio o di Natale, acceso con un pezzo del ceppo dell'anno prima e lasciato ardere fino al 6 gennaio. Dopodiché ne veniva conservato un pezzetto bruciato per l'anno dopo. La sua funzione era duplice, da una parte serviva a propiziare la nascita e crescita del Sole, portando fortuna e abbondanza per l'anno a venire e dall'altra parte proteggeva dagli spiriti maligni e dispettosi che nelle notti solstiziali vagano per la terra.

In epoca moderna purtroppo non tutte/i hanno un caminetto o la possibilità di procurarsi un ceppo e lasciarlo ardere per giorni, per cui nel tempo si è sviluppata una pratica alternativa. Si prende un ceppo, preferibilmente di quercia o pino, vi si praticano 3 o 4 fori, al cui interno si mettono delle candele bianche o dei colori stagionali (rosso, verde, oro, bianco) e si decora con aghi di pino, pigne, agrifoglio e vischio. Le candele possono rappresentare il Sole, oppure delle virtù, come la Pace, la Speranza, la Gioia e l'Amore, o ancora i nostri desideri. Le candele devono ardere da Yule fino all'Epifania e il ceppo va poi conservato fino al prossimo anno. 

Un'altra bellissima tradizione è quella delle Candele dell'Avvento. Potete leggere un bellissimo articolo su di esse sul sito di Laura Violet Rimola, Il Tempio della Ninfa 👉 http://www.tempiodellaninfa.net/public/print.php?sid=385&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2D-9J1L-0ZoiSBAguVH9Y3x32zhpnl4-FMKqnM7JOjKTf3pVAeQa-Sfc4_aem_0zMLt_SOx1iNYlRjwB4PMA

martedì 10 dicembre 2024

Crea un villaggio di Natale!


Nella mia famiglia il presepe è sempre stato una tradizione, o almeno fino a qualche anno fa, ricordo ancora mio padre impegnato nella sua costruzione, come gli aveva insegnato mio nonno e le visite al monastero dei francescani nel paese di mamma dove allestivano un presepe napoletano meraviglioso e imponente, un presepe grande quanto una stanza, con effetti speciali e statuine in movimento. Che incanto! Se questa tradizione vi affascina e siete curiose/i di conoscere la simbologia esoterica del presepe napoletano potete leggere l'articolo pubblicato sul blog dell'Alveare qualche anni fa. https://alvearedibrigitbelisama.blogspot.com/2022/12/la-simbologia-del-presepe-napoletano.html
Nel tempo mi sono chiesta spesso se fosse possibile trovare un'alternativa al presepe, che conservasse la sua magia, ma fosse più laico o in linea con me ed in effetti si possono creare dei meravigliosi villaggi di Natale, che però richiedono l'acquisto delle casette e altri elementi Lemax, allora come fare senza il bisogno di spendere grandi cifre? Un'idea sarebbe quella di fare qualche ricerca e comprare magari un villaggio di natale pop-up, oppure utilizzare, o costruire, una base per presepe con sughero, corteccia, muschio, carta roccia, neve finta o ovatta, laghetti fatti con la carta di alluminio e così via e al suo interno posizionare delle statuine che per noi hanno senso. 
Ad esempio potreste usare mettere nella grotta una raffigurazione del fuoco e una donna vecchia all'arcolaio che fila la lana, o una piccola Befana, a rappresentare la Vecchia Dea dell'Inverno e al fianco una piccola statuina di un bimbo in fasce, a rappresentare il nuovo Sole che nasce e magari, se riuscite a trovarlo un orso che dorme, o ancora, all'interno della grotta potreste mettere una riproduzione della Sleeping Lady, la Venere dormiente di Malta. All'esterno potreste mettere la statuina di una donna con una lanterna a rappresentare la Dea che porta la Luce nel buio dell'Inverno e se volete la statuina di Babbo Natale o di un vecchio che rappresenta il Re dell'Inverno. Nella scena potreste mettere alberelli, un pozzo, o un laghetto, cigni, gufi e civette, cervi, lupi, falchi, pettirossi e così via. La scena può essere completata con un cielo stellato, della neve, della porporina fatata, delle lucine e immagini del piccolo popolo. Insomma sbizzarrite la fantasia!
Altra idea, forse più laboriosa, perché richiede un po' di manualità, pazienza e tempo, è quella di realizzare un villaggio di cartone, oppure di pan di zenzero!!! Su internet potete trovare tanti tutorial per imparare a creare una casetta di pan di zenzero e una volta compreso il metodo potete realizzare i vostri modellini e le formine per preparare i biscotti necessari. Il villaggio può essere molto semplice con qualche piccola casetta su una base di pasta e una casa più grande a raffigurare la casa-laboratorio di Babbo Natale. Potreste poi creare delle montagne per fare da sfondo, un albero di Natale centrale e tanti alberelli sparsi qui e lì, come personaggi i classici omini di pan di zenzero, pupazzi di neve, Babbo Natale, la slitta con le renne, alcuni pacchi regalo, dei folletti. Il tutto tenuto insieme da tanta glassa, bianca e colorata, una bella spolverata di zucchero a velo, confettini, cioccolattini, caramelle e diavolini a colorare il tutto e, siccome questo villaggio non verrà mangiato, dovendo restare per tutte le feste, potete inserire anche delle lucine ad illuminare la scena. Anche qui non c'è limite alla creatività, ma soprattutto divertiteviiii!!!

Alma Nimue

lunedì 9 dicembre 2024

Usa la creatività per realizzare regali artigianali


Sicuramente una delle difficoltà più grandi relative al periodo solstiziale è la corsa ai regali. Questo continuo bombardamento pubblicitario ci spinge a comprare e a desiderare cose che molto spesso non ci servono o non useremo mai. Inoltre tutto questo consumismo e questo inseguire mode momentanee si scontra con una sempre minor disponibilità economica e ciò ci provoca uno stress enorme. Perché non recuperare quindi il vero senso del dono?!
Non abbiamo bisogno di comprare oggetti costosi, ma di scegliere e offrire un dono che viene dal cuore e che sia pensato per quella persona. I doni più belli sono quelli immateriali, come ad esempio il tempo da trascorrere insieme, le piccole attenzioni e dimostrazioni di affetto e cura, e quelli realizzati con le nostre mani e pregni del nostro amore e di ciò che abbiamo di più prezioso, ancora una volta il nostro tempo. Quindi perché non optare per dei regali realizzati in casa...vere coccole a costo minimo!
Se per i bimbi e le bimbe non è semplice esimerci dal comprare giocattoli, per gli adulti di sicuro possiamo optare per altro. Vi lascio qualche suggerimento:
- Cornici fai da te con foto di momenti speciali, o una bacheca dei ricordi.
- Scrub per il corpo.
- Crema o olio per il corpo.
- Sali o bombe da bagno.
- Profumatori per ambienti;
- Balsamo labbra.
- Candele e portacandele.
- Incensi fatti in casa.
- Sacchettini portafortuna, o profumatori per biancheria.
- Spray e profumi.
- Sapone artigianale.
- Tazza personalizzata.
- Biscotti.
- Tisane.
- Marmellate e confetture.
- Liquori casalinghi.
- Preparato in barattolo per cioccolata calda, biscotti o torte.
- Cuscino anti-cervicale.
- Se sapete lavorare a maglia, o all'uncinetto, sicuramente saranno apprezzati guanti, cappelli, sciarpe, borse, babbucce da notte, copri tazze, orecchini, centrini e maglioni caldi.

E per i bimbi?
- Potreste cimentarvi nella realizzazione di un pupazzo o di una bambola di pezza.
- Oppure nella creazione di una casa delle bambole in legno o cartone, o di un villaggio delle fate.
- O ancora di un libro della creatività.
- Un salvadanaio in barattolo.
- Una palla di neve fai da te.
- Un barattolo della calma fatato.
- Dei giochi in legno se sapere intagliare e lavorare il legno.

Insomma, non c'è limite alla creatività, tornate bambine e bambini e usate le mani, l'importante è metterci il cuore.

Alma Nimue